Dott. Francesco Agati. Contestare una cartella notificata non correttamente dall’Ufficio delle Entrate

L’unico modo per contestare una cartella notificata non correttamente è non contestarla immediatamente ma aspettare gli eventi.

Può sembrare un controsenso ma non è così. Il contribuente deve infatti opporsi al successivo atto che l’amministrazione finanziaria gli notifica, atto che potrebbe essere ad esempio un pignoramento, un preavviso di ipoteca o di fermo amministrativo o anche una intimazione di pagamento (che è una sorta di rinnovo della cartella). 

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Contro quest’atto il contribuente dovrà presentare ricorso sostenendo di non aver ricevuto il cosiddetto “atto prodromico” o “atto presupposto”, ossia l’atto che lo precede. E difatti, nel diritto amministrativo, nessun atto è valido se l’atto precedente – che appunto lo presuppone – non è arrivato a destinazione.

Esempio. Tizio non dovrà fare ricorso contro la cartella ricevuta dalla madre, benché consegnatagli.

Tizio farà finta di nulla e attenderà la successiva intimazione di pagamento da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione. Sarà contro quest’ultimo atto che Tizio farà ricorso sostenendo di non aver ricevuto la precedente cartella esattoriale, l’atto cioè che ha dato origine a tutto il procedimento e che ne presuppone l’intera validità.

Facendo ricorso contro l’atto “a valle”, per mancata notifica dell’atto “a monte”, Tizio dovrebbe riuscire a far annullare non solo l’intimazione di pagamento ma anche la precedente cartella notificata non correttamente.

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