Dott. Francesco Agati: Pignoramento prima casa i numeri sono importanti

Dott. Francesco Agati – Consulente Immobiliare

Probabilmente, se stai leggendo questo articolo, hai qualche debito che ti agita chiedendoti possono arrivare a pignorarmi la casa.

Il diritto italiano, fortunatamente tutela alcuni beni ritenuti di prima necessità o comunque di grande importanza per la famiglia. Tra questi c’è l’immobile adibito ad abitazione principale. Ovvero la casa in cui dimori,risiedi, vivi abitualmente, la prima casa appunto.

Con il pignoramento si procede all’espropriazione forzata di un bene immobile dalla disponiblità di un debitore, non è facile, non è semplice, non è una procedura veloce. Nelle aste giudiziarie di tutta Italia ci sono immobili da vent’anni. 

Non esiste un importo minimo per legge che vieta di procedere al pignoramento di un immobile al fine di recuperare un credito per soddisfare debiti tra privati. La cassazione viene in soccorso decretando l’illegittimità di qualsiasi pretesa verso un’immobile nel caso di importi irrisori o sproporzionati. In sostanza, si tutela il debitore.

Bisogna controllare se l’importo è superiore o inferiore al valore della casa. Come anticipato, se il credito è sostanzialmente inferiore a quello che si ricaverebbe dal pignoramento e asta di un immobile, non c’è giurisprudenza che possa autorizzare un’azione esecutiva. Quanto indicato riguarda esclusivamente i debiti/crediti con persone private. Ovvero, tutte le obbligazioni sorte per stipula di accordi o contratti tra privati cittadini o, eventualmente, tra imprese sempre private.

Diverso è per debiti con l’Agenzia delle Entrate o comunque per conto di un ente pubblico che può essere, per esempio, il comune o lNPS. In questo caso, infatti, la normativa è più specifica ed esaustiva. Si disciplina che è possibile iscrivere un’ipoteca su un immobile solo per debiti che ammontano a 20.000 o più euro. Una garanzia che, in caso di mancato adempimento dell’obbligazione porterà al pignoramento dell’immobile.

Per debiti statali, è possibile procedere alla procedura esecutiva di pignoramento solo e soltanto in cui il debito superi i 120.000 euro. In nessun caso è possibile procedere al pignoramento della cosiddetta prima casa. Ovvero l’immobile in cui il proprietario e la sua famiglia risiedono e dimorano abitualmente. 

La procedura esecutiva immobiliare è particolarmente lunga e costosa, oltretutto il creditore è obbligato ad anticipare tutte le spese. Questo motivo è il principale per cui il pignoramento di una casa è preferibilmente evitato a favore di beni più semplici da espropriare come l’auto o il conto corrente. Se il creditore intende proseguire nella riscossione di quanto dovuto, potresti incorrere a questa eventualità.

Inoltre, bisogna tenere conto anche del tipo di debito e del tipo di creditore. Infatti, se si tratta di una banca alla quale non hai pagato una o più rate del mutuo(sette diventano preoccupanti), la situazione potrebbe essere ben più grave. Il contratto di mutuo è già di per sé un titolo esecutivo che, in caso di mancato ottemperamento, autorizza la banca creditrice a procedere con il pignoramento della casa rapidamente.

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Dott. Francesco Agati Consulente Immobiliare

Intermediario, Tecnico/Legale

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