Francesco Agati: Trivelle e terremoti un connubio preoccupante per la Sicilia

La mia ipotesi. ll terremoto potrebbe essere stato causato dalle trivellazioni in mare per la ricerca di gas e idrocarburi, recenti studi hanno cercato di buttare acqua sul fuoco, la trivellazione a dire delle multinazionali non comporta alcuno scuotimento sismico, sono semmai le attività di estrazione e stoccaggio che possono farlo.

Se in Sicilia si trivella in ogni luogo per terra e per mare, nell’Adriatico ricco di gas è tutto è fermo perché temono l’estrazione possa causare terremoti, ma l’Italia permettere di attingere negli stessi pozzi gas alla Croazia in territorio marino croato. Ecco i numeri in Sicilia.

Sono 101 gli impianti di produzione sulla terraferma per l’estrazione di gas naturale e olio greggio. Quarantaquattro per il gas naturale e 57 per l’olio.

In mare, nella zona marina C non ci sono impianti per l’estrazione del gas ma sono 28 quelli per estrarre l’olio greggio.

Il dato è presente nel databook 2022 dell’ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse del ministero della transizione ecologica, che riguarda l’attività del 2021.

“Rischio trivelle in quasi tutta la Sicilia”. Per quanto riguarda i titoli minerari sulla terra ferma, al 31 dicembre 2021 in Sicilia sono stati rilasciati 6 permessi di ricerca per una superficie di 2.794,12 chilometri quadrati e 13 concessioni di coltivazioni per 567,47 chilometri quadrati.

Quattro i permessi in mare per la zona marina C. In mare invece i permessi sono 4 in zona marina C (755,87 chilometri quadrati) e 2 in zona marina G (652,58 chilometri quadrati), mentre per le concessioni di coltivazione 3 in zona C (404,51 chilometri quadrati) e 1 in zona G (145,6 chilometri quadrati). 

Trivelle e terremoti un connubio che potrebbe essere disastroso prossimamente in Sicilia.