Unione Europea. Pro Vita Famiglia: con risoluzione sulla Convenzione di Istanbul, promossa agenda LGBT

«La Convenzione di Istanbul è un cavallo di Troia per introdurre l’agenda LGBTQI negli ordinamenti e nelle scuole di tutta Europa. È grave che a febbraio sia prevista la votazione in Plenaria del Parlamento Europeo per adottarla e imporla agli Stati Membri.

È un documento che lede deliberatamente i diritti delle donne: le annulla per fare spazio al genere inteso come “ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti”. È infatti così che recita l’art. 3 lettera C.

Inoltre equipara la propaganda Lgbt alla problematica della violenza contro le donne e spalanca le porte all’educazione sessuale e all’indottrinamento gender nelle scuole.

Ricordiamo, infatti, che l’articolo 14 comma 1 la Convenzione invita i Paesi ad “includere nei programmi scolastici di ogni ordine e grado” temi quali “i ruoli di genere non stereotipati”.

Si parla poi esplicitamente, all’art. 12, di “identità di genere”. Ci chiediamo, cosa succederà a quegli Stati Membri che decideranno di non ratificare o recedere dalla Convenzione? Faremo di tutto affinché la proposta venga bocciata.

Si tratterebbe, altrimenti, di una gravissima ingerenza nei confronti della sovranità degli Stati Membri e metterebbe a rischio milioni di donne, bambini e famiglie, queste ultime senza più diritti per la propria libertà educativa».

Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, a margine della votazione congiunta della Commissione Diritti delle donne e della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.