Un incontro di competenze, principi e valori dà vita al Progetto Autismo. Tra i partner, IESCUM presente all’evento di presentazione alle aziende
‘L’autismo è una SFIDA molto grossa che richiede METODO e che va giocata ora per qualità e per quantità, che chiede ORA di intervenire per rispondere a problemi che sorgono adesso’. E’ suonato come un appello l’intervento, che si è aperto con queste parole, del Presidente di IESCUM Paolo Moderato all’evento CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY E AUTISMO, UNITI SI VINCE.
Dedicato alle imprese, l’appuntamento è stata l’occasione per presentare l’innovativo Progetto Autismo il modello di cura e inclusione delle persone che presentano disturbi dello spettro autistico e delle loro famiglie promosso da Fondazione Bellora in collaborazione con IESCUM, ASST Valle Olona, SUPSI (Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana), Repubblica e Cantone Ticino e Fondazione Ares.
Il Progetto Autismo è un programma di cooperazione transfrontaliero di amicizia promosso con fondi europei che nasce per rispondere in modo innovativo ed efficace a un bisogno sociale importante in repentino e progressivo aumento, riconosciuto anche dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
I servizi sanitari da soli non riescono più a rispondere in modo adeguato a questa crescente domanda di assistenza e sempre più famiglie si trovano sole, le imprese possono fare una grande differenza.
L’intento dell’evento era proprio quello di sensibilizzare le aziende intervenute perché sostengano il progetto che vede la sua più alta espressione nella costruzione del centro di eccellenza terraLuna, una grande casa dove i bambini e i ragazzi autistici possono essere accompagnati amorevolmente in un percorso di crescente autonomia grazie ad attività, terapie e laboratori utili a sviluppare i talenti e il senso di appartenenza alla vita.
E sono le attività di formazione previste dal percorso a essere promosse da IESCUM, grazie al network di professionisti con un’approfondita e aggiornata conoscenza, attraverso interventi intensivi e precoci basati sui principi dell’Analisi Comportamentale Applicata.
‘Abbiamo la possibilità di lavorare assieme, dobbiamo chiamare a rapporto le forze politiche e sociali, pubbliche e private di questo paese. L’inclusione è un patrimonio italiano, valori universali come l’accoglienza, la valorizzazione e il rispetto della disabilità come “abilità diversa” sono da accompagnare con delicatezza, competenza e riguardo,’ così Moderato ha concluso il suo intervento.