Formazione in Sicilia: i sindacati chiedono incontro con l’assessore Lagalla
“Incrementare il fondo di garanzia per dare una risposta anche ai lavoratori della formazione professionale ancora non ricollocati. Lavoratori sempre più in difficoltà in questo momento e che aspettano l’indennità a carico del Fondo per gli anni successivi al 2012”. È questa una delle principali richieste rivolte all’assessore regionale alla formazione professionale, Roberto Lagalla, in una nota dei sindacati del settore, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua Sicilia, con la quale inoltre sollecitano un incontro in videoconferenza per approfondire le richieste e trovare insieme una soluzione condivisa.
Le organizzazioni fanno sapere che, come per altri settori, anche per la formazione e in generale per il settore privato della scuola siciliana sono scattate le procedure per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, sia Fis (Fondo integrato di solidarietà) che Cigd (Cassa integrazione in deroga). Nel dettaglio per la formazione sono arrivate ad oggi richieste da 69 enti in tutta la Sicilia che coinvolgono 1.644 lavoratori, di cui 1.590 Fis e 54 Cigd. Per le scuole private richieste da 79 istituti che coinvolgono 1.184 lavoratori, di cui 1.157 Fis e 27 Cigd. Numeri destinati a crescere esponenzialmente.
“Riteniamo che la mancata omogenea applicazione delle garanzie fra i lavoratori in questo difficile momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, potrebbe avere ricadute pesanti sul servizio e sugli operatori”, spiegano i segretari regionali Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola Rua Sicilia, Adriano Rizza, Francesca Bellia e Claudio Parasporo, insieme ai responsabili della Formazione dei tre sindacati, rispettivamente Rocco Vitale, Giovanni Migliore e Antonino Panzica.
“Chiediamo dunque – aggiungono – un chiarimento sulle modalità di erogazione dei pagamenti dovuti a chi si occupa delle attività a oggi ritenute escluse dalla Fad (Formazione a distanza), come le eventuali attività accessorie che non rientrano nel percorso di didattica frontale e come le attività non ordinamentali, stage, laboratorio. Il tutto al fine di garantire il riconoscimento delle spese e, conseguentemente, il pagamento delle somme dovute a tutti gli operatori, evitando ulteriori problematiche occupazionali”.
I tre sindacati sollecitano, infine, “il riconoscimento delle ore di tutoraggio e docenza di sostegno e il rinvio o la proroga per i termini per l’iscrizione all’albo degli operatori della formazione professionale (da aggiornare a seguito della nuova legge regionale di riforma della FP LR 23/2019), come da noi già richiesto lo scorso 18 marzo, per venire incontro ai lavoratori con ogni strumento necessario per la corretta compilazione”.