Dott. Francesco Agati: Il contratto di locazione parziale. Affittare qualche vano, per creare una rendita mensile

Dott. Francesco Agati – Consulente Immobiliare

Siamo i primi a parlarne sono certo presto sarà usuale in molti appartamenti. Grazie a questo particolare contratto di locazione è possibile affittare parte del proprio immobile e convivere con il conduttore, i vantaggi sono per tutti, dalla rendita fino ad arrivare al monitoraggio dell’inquilino e alla velocità di eventuale sfratto. Se nella propria abitazione si possiede molto spazio, è possibile affittarne una parte dell’appartamento ad un conduttore, con un contratto di affitto specifico. 

Sconosciuto ai più. Esiste, il contratto di locazione parziale, adatto a chi vuole sfruttare tutte le camere della propria abitazione oppure è alla ricerca di compagnia per condividere le zone comuni della casa, una rendita perfetta per pensionati che potrebbero contare di un piccolo introito mensile.

Con questo contratto, è possibile affittare per uno specifico lasso di tempo una parte della propria casa, come per esempio una stanza o diversi vani, e condividere gli altri spazi comuni. 

Il contratto di locazione parziale è l’accordo che si stipula tra due parti, un locatore e uno o più conduttori. Il locatore si impegna a mettere a disposizione una o più parti del proprio immobile a un conduttore per un dato periodo di tempo. A sua volta, il conduttore è obbligato a corrispondere al locatore una determinata somma di denaro.

Per prima cosa è importante ricordare che il contratto di locazione parziale deve necessariamente essere stipulato in forma scritta ( come tutti gli accordi giuridici, amministrativi, e fiscali) perché abbia una validità effettiva. È essenziale dichiarare la suddivisione precisa della casa e dei vani che verranno affittate, magari allegando una planimetria o foto, e sottoscrivendo un regolamento di civile coabitazione. 

In questo articolo spiegherò:

Contratto di locazione parziale ad uso abitativo

Contratto di locazione parziale ad uso ufficio

Contratto di locazione parziale a canone libero

Contratto di locazione parziale a canone concordato

Contratto di locazione parziale ad uso transitorio

Il modello del contratto di locazione parziale

Contratto di locazione parziale con cedolare secca

Contratto di locazione parziale ad uso abitativo

Il contratto di locazione parziale può essere sia un contratto di locazione a uso abitativo che un contratto di locazione ad uso ufficio. Nel primo caso, si tratta di un accordo in cui il locatore mette a disposizione di un conduttore una stanza della propria abitazione. Solitamente, per il contratto di locazione parziale ad uso abitativo, come avviene anche nel caso dell’affitto di un’intera abitazione, la durata standard è di 4+4: allo scadere dei primi 4 anni, il contratto si rinnova automaticamente per altri 4 anni.

La locazione parziale a uso abitativo non deve però essere confusa né con il contratto di affittacamere, che può essere utilizzato solo nell’ambito turistico per gli esercizi di ricezione, né con la locazione di posto letto, anche in questo caso viene utilizzata nelle attività ricettive o imprenditoriali.

Contratto di locazione parziale ad uso ufficio

Per quanto riguarda il contratto di locazione parziale ad uso ufficio, il locatore mette a disposizione di un conduttore una stanza d’ufficio per un determinato periodo di tempo. Questo tipo di accordo viene utilizzato per l’affitto di uffici, negozi, ristoranti e hotel. In base alla tipologia di immobile, cambia la durata della locazione. Infatti, per gli esercizi commerciali o professionali la durata è 6+6 con rinnovo automatico, mentre per le strutture alberghiere la durata è 9+9 con rinnovo automatico.

Contratto di locazione parziale: durata e tipologie

In base alle caratteristiche dell’accordo stipulato tra locatore e conduttore, la durata del contratto di locazione parziale può variare. A questo riguardo, è possibile distinguere tra contratto di locazione parziale a canone libero, contratto di locazione parziale a canone concordato e contratto di locazione parziale ad uso transitorio.

In base alle caratteristiche dell’accordo stipulato tra locatore e conduttore, la durata del contratto di locazione parziale può variare. A questo riguardo, è possibile distinguere tra contratto di locazione parziale a canone libero, contratto di locazione parziale a canone concordato e contratto di locazione parziale ad uso transitorio.

Contratto di locazione parziale a canone libero

Questa tipologia di accordo è chiamata a canone libero perché entrambe le parti sono libere di decidere in modo autonomo il corrispettivo in denaro che il conduttore dovrà fornire al locatore. In questo caso, la durata standard del contratto è 4+4.

Contratto di locazione parziale a canone concordato

Questa tipologia di accordo è chiamata a canone concordato perché per entrambe le parti non è possibile decidere in modo autonomo l’ammontare del canone di locazione. Infatti, il corrispettivo viene deciso e concordato seguendo degli specifici parametri territoriali che variano in base al Comune di riferimento. In questo caso, la durata del contratto è di 3+2.

Contratto di locazione parziale ad uso transitorio

Il contratto di locazione a uso transitorio è così chiamato perché, in base alle esigenze del locatore o del conduttore, ha una durata inferiore rispetto a quello standard. Infatti, la durata minima è di un mese, mentre la durata massima è di 18 mesi.

Contratto di locazione parziale con cedolare secca

Quando si parla di contratto di locazione parziale con cedolare secca, si fa riferimento ad un accordo stipulato tra due parti per l’affitto di un immobile e per il quale il locatore può, in sostituzione dell’Irpef, pagare un’imposta alternativa.

La cedolare secca è un regime fiscale molto vantaggioso per il proprietario dell’abitazione, in quanto può applicare al canone di locazione pagato dal conduttore un’aliquota pari al 21% del canone annuale della locazione. Il locatore può stipulare un contratto di locazione parziale con cedolare secca applicando quest’unica imposta a tutta l’abitazione.

Il contratto di locazione parziale, così come tutte le altre tipologie di contratto di locazione, deve essere registrato. Sia il locatore che il conduttore della locazione sono obbligati ad effettuare la registrazione della locazione parziale dell’immobile all’Agenzia delle Entrate. La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di decorrenza del contratto, cioè un termine anteriore dalla data di stipula del contratto e dall’effettivo inizio della locazione. Entrambe le parti, inoltre, sono obbligate a versare un’imposta di registro, a meno che non scelgano di stipulare un contratto di locazione parziale con cedolare secca.

Da più di 100 anni, accanto a voi ci siamo noi.

Per maggiori informazioni, consulenze o incarichi; il Dott. Francesco Agati vi aspetta a Gela, via Berchet, 5 (Zona Liceo Classico). 

Per appuntamento potete chiamare tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00.

Telefono <> 3295630000 <> email agatiimmobiliare@gmail.com.

Dott. Francesco Agati Consulente Immobiliare

Intermediario, Tecnico/Legale