Giarrusso (PE): Da quando il M5S non è più subalterno al Pd vola con Conte

“Conte fino a pochi mesi fa era il capo di un Movimento a pezzi. Con grande dolore ho scelto di allontanarmi anche per dare un segnale: basta subalternità al PD, via dal governo Draghi, manteniamo i due mandati e stop alla guerra per bande che ci sta distruggendo. Oggi il M5S ha voltato pagina su questi punti e non a caso è risalito subito”.

Così Dino Giarrusso, europarlamentare, in una intervista video a Fanpage.

“Conte ha fatto un’ottima campagna elettorale, ha sfruttato gli errori altrui, ed è il vincitore insieme a Meloni. Questo risultato indica al M5S che, se un domani ci si vuole alleare, non lo può fare come era stato fatto prima, da partner “minore” ma imponendosi da leader al resto della coalizione.

Sono molto contento del fatto che finalmente il Movimento abbia compreso questo: da quando ha infranto quella sudditanza, il Pd è sceso è il M5S è salito subito. Sono segnali chiari che indicano la strada futura: alleanze solo alla pari e senza rinunciare ai propri valori”, chiude Giarrusso ai microfoni di Fanpage.