CAM FIMAA Palermo e l’associazione Consumatori Rete Sociale Attiva contro il decreto concorrenza che avvantaggia il sistema bancario nella compravendita immobiliare a scapito dei cittadini

Con la recente approvazione del Ddl Concorrenza 2021 del Governo Draghi (quello migliore) si è chiuso il cerchio che strangolerà il libero mercato della mediazione immobiliare autorizzando le società di mediazione creditizia a svolgere direttamente anche l’attività di intermediazione immobiliare, dichiarano Angelo Virga Presidente della FIMAA Palermo ed Andrea Monteleone Presidente dell’Associazione consumatori RETE SOCIALE ATTIVA Sicilia.

La strategia antidemocratica ed antiliberale messa in atto dai vari Governi, succubi dello strapotere del sistema bancario che si sono susseguiti nell’ultimo decennio, nasce con l’approvazione del D.Lgs 141/2010 che eliminò il libero mercato nella consulenza e mediazione finanziaria perché dava evidentemente grossi fastidi alle Banche.

Prima di questo decreto qualsiasi professionista, compreso il mediatore immobiliare, avendone i requisiti, poteva iscriversi nell’apposito elenco della Banca D’Italia e in base alla sua capacità e professionalità poteva sottoscrivere accordi con tutti gli istituti di credito presenti nel territorio, fornendo veramente una consulenza autonoma ed indipendente ai propri clienti.

La rete di questi consulenti era formata in gran parte dai mediatori immobiliari, essendo essi in prima linea con gli utenti che avevano necessità di sottoscrivere un mutuo necessario ad acquistare un immobile.

Quindi con il precedente sistema il mediatore, conoscendo le attitudini e le condizioni finanziarie del suo cliente, consigliava il prodotto finanziario migliore tra il ventaglio di banche in convenzione.

Questo sistema non permetteva alle banche di poter controllare il cliente, non permetteva loro di imporre al cliente il loro prodotto anche se non idoneo alle sue esigenze e invece permetteva al cliente di avere una filiera per l’accesso al credito diretta tra il mediatore immobiliare e la banca, con notevoli risparmi in termini di costi di gestione.

Alcuni dei nostri politici, succubi dello strapotere bancario, hanno eseguito alla lettera il diktat loro imposto di distruggere questo sistema che di fatto faceva risparmiare il cittadino, erogava un vero servizio di consulenza professionale e non dava il totale e pieno controllo del sistema dell’erogazione del credito alle Banche.

Per questo motivo nasce il d.lgs 141/2010 che ha riformato il settore e ha dato vita alla nascita delle società di mediazione del credito oggi quasi tutte, in un modo o nel l’altro, controllate dalle Banche e non più, come prima, libere ed autonome imprese che tutelavano veramente gli interessi dei cittadini.

Tra i due decreti vi è stato anche quello voluto dall’allora Governo Renzi che ha permesso alle Banche di gestire direttamente la vendita degli immobili con mutui in sofferenza, questo passaggio è utile per capire quale strategia è stata messa in campo nel solo interesse del sistema bancario, dichiarano Angelo Virga Presidente della FIMAA Palermo ed Andrea Monteleone Presidente dell’Associazione consumatori RETE SOCIALE ATTIVA Sicilia.

Oggi con l’attuazione del nuovo Decreto Concorrenza del 2021, fortemente voluto guarda caso dal Governo Draghi, sicuramente un Governo molto sensibile alle istanze ed ai bisogni della Banche, si è chiuso il cerchio per uccidere definitivamente il libero mercato immobiliare permettendo per legge alle nuove società di mediazione immobiliare nate dopo il D.Lgs 141/2010, di fatto controllate e prigioniere dei grandi gruppi bancari italiani, di poter agire anche come società di mediazione immobiliari.

Gran bel risultato abbiamo ottenuto dai Governi che secondo la Costituzione Italiana dovrebbero essere espressione del popolo, questa ultima normativa, il DL. 

Concorrenza, ucciderà la mediazione immobiliare libera, indipendente e autonoma costringendo i cittadini a doversi rivolgere ad una società di mediazione del credito che per legge potrà proporre prodotti finanziari di un solo gruppo bancario, a scapito della vera consulenza, obbligando di fatto il cittadino di acquistare un prodotto finanziario magari non idoneo alle sue reali esigenze.

Come Fimaa Palermo e come Associazione Consumatori Rete Sociale Attiva Sicilia ci auguriamo che il futuro Governo che vedrà come Primo Ministro l’On. Giorgia Meloni sia molto più sensibile alle esigenze reali dei cittadini e non di quelle delle banche, accogliendo positivamente le tante istanze che da più parti si stanno levando in difesa della vera e reale libera e democratica concorrenza.