Continua la crescita della rete antiviolenza Zero Molestie SINALP con lo sportello di Carini
Anche Carini avrà lo sportello “Zero Molestie” coordinato dall’Avvocato Francesca Di Lisi, un’altra maglia all’interno della vasta rete regionale fortemente voluta dalla confederazione sindacale SINALP.
Il progetto Zero Molestie mette in rete associazioni, enti vari del terzo settore ed Enti locali che svolgono la loro attività nella tutela dei diritti delle donne vittime di abusi in ogni ambito del vivere civile.
SINALP ha creduto fin dall’inizio in questo progetto, mettendo a disposizione le sue sedi periferiche in Sicilia per assicurare tutela sindacale e legale a tutte quelle donne vittime di violenza non solo fisica, ma anche psicologica che viene spesso perpetrata nei luoghi di lavoro.
Secondo il Segretario regionale SINALP Andrea Monteleone ed il delegato territoriale per la Città di Carini Luca Tantino “riuscire ad assicurare oggi assistenza sindacale concreta e mettere a disposizione delle donne tutti i servizi previsti dalla rete “Zero Molestie”, per questa importante battaglia di civiltà. È certamente un primo passo verso la reale uguaglianza tra uomo e donna nel mondo del lavoro.
Ma oltre a tali servizi, grazie al Progetto ZERO MOLESTIE il Sinalp è in grado di assistere ed aiutare le donne in difficoltà anche attraverso i Commercialisti ed i Consulenti del lavoro che hanno dato la loro disponibilità a partecipare attivamente a questa iniziativa.
Carini è una Città del vasto hinterland palermitano in cui spesso si riscontrano gli stessi problemi delle grandi metropoli.
È, quindi, un bene che la nostra locale sede territoriale attivi oggi uno sportello di ascolto e di tutela legale nell’ambito del progetto Zero Molestie. A nome dell’intera confederazione Sinalp, porgiamo i nostri Auguri di buon lavoro all’avvocato Francesca Di Lisi che, di fatto, sarà la responsabile locale del progetto per la Città di Carini.”
“Accolgo con gioia questo incarico – dichiara l’avvocato Francesca Di Lisi – occorre anche a Carini un’attività che stimoli la pubblica opinione a tenere sistematicamente conto della parità di genere, ma occorre anche indirizzare l’attenzione sull’istruzione perché si inizi, fin dalla più giovane età, un percorso educativo fondato sulla parità, al fine di eliminare gli stereotipi e determinare così una vera e propria modifica culturale.
I rigidi ruoli di genere possono infatti ostacolare le scelte individuali e limitare il potenziale delle future donne e dei futuri uomini. L’ineguaglianza rappresenta un peso per un’economia che ambisce ad essere intelligente, sostenibile e solidale e che intende conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Lavorerò perché anche a Carini si presti sempre maggiore attenzione e tutela legale, anche nei casi di urgenza e di necessità, alla questione della parità di genere.”
Secondo Natascia Pisana, responsabile regionale del progetto, “l’apertura anche a Carini di un nostro sportello va salutata come una buona notizia per il territorio.
Conosco la sensibilità di ogni singolo componente della nostra rete regionale e sono certa che anche a Carini il nostro sportello sarà volano di una nuova cultura fondata sul rispetto e sull’eliminazione di tutte le barriere mentali che ancora oggi ostacolano la piena affermazione della donna nella società”.