Da Messi a Immobile, le Scarpe d’oro del decennio

L’ultimo decennio del calcio europeo ci ha fornito una serie di conferme sia dal punto di vista delle squadre sia per quanto riguarda le principali individualità. Se a livello collettivo il Barcellona, il Real Madrid e il Liverpool si sono distinte come le squadre più di successo, a livello di singoli sono stati ovviamente i goal a misurare la grandezza dei principali calciatori in circolazione. Da questo punto di vista, oltre al Pallone d’oro, che quest’anno per cause di forza maggiore non verrà assegnato, il trofeo più ambito dagli attaccanti che militano nei principali campionati del continente è senza dubbio la Scarpa d’oro. Questo premio così importante, indetto per la prima volta nell’anno 1968, è riservato al giocatore con il miglior coefficiente di reti messe a segno nei campionati europei. Se prima, infatti, non importava il campionato nel quale si giocava e l’assegnazione del titolo dipendeva esclusivamente dai goal realizzati, dal 1997 la UEFA ha deciso di utilizzare un coefficiente tramite il quale si moltiplicano le marcature a seconda della difficoltà del campionato. Il moltiplicatore più alto in questione, ossia quello che raddoppia le reti, riguarda i campionati di Serie A, Bundesliga, Ligue 1, Liga e Premier League.

Dall’anno 2010 fino al 2020, sono stati solamente quattro i calciatori in grado di aggiudicarsi la Scarpa d’oro. Il recordman è Lionel Messi, vincitore di ben sei trofei di massimo goleador continentale con la maglia del Barça. Il suo principale rivale è stato Cristiano Ronaldo, portoghese della Juventus, che ha conquistato questo trofeo in tre occasioni quando militava con il Real Madrid. Sia l’argentino sia il portoghese hanno così dimostrato il loro dominio totale nell’ultimo decennio del calcio europeo, qualcosa che si riflette anche nelle vittorie del numero 7 della Juve con la sua nazionale, quel Portogallo che risulta tra le favorite dalle scommesse sul calcio nell’europeo in programma l’estate prossima. L’unico giocatore capace di rompere questo duopolio  e di inserirsi con prepotenza in questo duello è stato Luis Suarez, vincitore di due Scarpe d’oro (una volta a pari merito con il portoghese). Quest’anno, tuttavia, il primo classificato nella lista di questo prestigioso trofeo è stato Ciro Immobile, attaccante della Lazio e autore della sua miglior stagione di sempre, tanto da far credere a tutti i tifosi biancocelesti che fosse veramente possibile vincere lo Scudetto. 

Nonostante poi il titolo di campione d’Italia sia finito nuovamente alla Juventus, l’attaccante laziale è riuscito comunque a imporsi nella corsa al titolo di capocannoniere della Serie A e addirittura a scavalcare in cima alla lista dei bomber europei quel Robert Lewandowski autore di 34 reti con il Bayern Monaco. La grande volata di Immobile, a quota 30 reti quando mancavano solo quattro giornate alla fine del campionato, è stata quella di un attaccante di livello assoluto, in grado di vedere la porta come pochi. Succedere a un fenomeno come Lionel Messi è senza dubbio un grande successo per il napoletano, un attaccante che a 30 anni compiuti ha raggiunto, forse, l’apice della carriera.