La lingua per influencer e content creator è il Globish della brianzola Monica Perna

Avere un profilo o un canale da un milione e più di follower oggi sembrerebbe essere la chiave del successo. Ma ciò che conta ancor più è saper creare dei contenuti in grado di interessare e coinvolgere un’audience di tale entità, ovvero una community di utenti online di età e nazionalità differenti.

E a questo punto della riflessione la domanda sorge spontanea: un content creator o un influencer che si rivolge ad una platea mondiale quale lingua dovrebbe utilizzare sui propri canali? La risposta è una: il Globish!

Jean Paul Nerrière, il padre fondatore del Global English, la variante di inglese parlata in tutto il mondo grazie ad un vocabolario di sole 1500 parole, ha nominato qualche mese fa, l’English Coach Monica Perna, in un incontro ufficiale, sua legittima erede.

Un passaggio di testimone in virtù del quale, l’imprenditrice digitale di origini brianzole, oggi più che mai è impegnata nella divulgazione del Globish, l’inglese che tutti i content creator e influencer internazionali potrebbero usare.

La stessa Perna, fondatrice del Metodo AUGE (https://master.imparalingleseconmonica.com/il-metodo-auge), immersivo ed esperienziale, attraverso la sua accademia di insegnamento online del Globish, si avvale di moderne tecniche e strategie didattiche non lontane dai contenuti dei più seguiti instagrammer, youtuber o tiktoker di successo.

Testimonianza del fil rouge che lega l’English Coach internazionale, che oggi conta già oltre 225 mila follower in rete, ad influencer e content creator, è stata la sua partecipazione, in qualità di spettatrice al “One Billion Followers Summit” alla fine del 2022.

L’esclusivo evento tenutosi il 3 e 4 dicembre scorso a Dubai, all’interno del celebre Atlantis, hotel dagli innumerevoli Guinness World Records, ha visto alternarsi, di fronte ad una platea di pubblico proveniente da ogni angolo del mondo, i più importanti creatori digitali a livello globale.

Dunque, quando si parla di audience globale, non si può fare a meno di pensare ad un linguaggio globale che possa essere parlato da chi quotidianamente si rivolge a decine di migliaia, milioni o addirittura miliardi di follower.

L’inglese insegnato da Monica Perna e fondato da Nerrière, ovvero il Globish, sembra essere la soluzione perfetta per travel, food o fashion influencer ad esempio.

<<La vera chiave dal successo è la perseveranza. I content creator che oggi contano milioni di follower hanno iniziato a fare video 5, 10 anche 15 anni fa, ma nessuno li conosceva!>>, spiega Monica Perna, <<la costanza ha ripagato e lo stesso discorso vale per l’inglese.

Se non si ottengono risultati lampo le persone tendono a mollare, ma solo chi va avanti alla fine realizza il proprio sogno di parlare inglese!>>.

Una riflessione che la English Coach ha maturato durante la sua partecipazione al “One Billion Followers Summit”, evento in cui content creator di calibro internazionale sono volati a Dubai per raccontare le loro storie e condividere best practice.

Dagli interventi dei numerosi ospiti fra cui anche Suroosh Alvi (Founder of Vice Media – 36M Followers), Trevor James (23M Followers – @thefoodranger – The Hungry Traveller), Trevor Noah, Nas Daily e, soprattutto, Like Nastya (300M Followers – @likenastya), una bambina di appena 8 anni con il terzo canale YouTube più seguito al mondo, sono emersi messaggi di cui si fa portavoce la stessa Perna.

<<Mi sono ritrovata molto nei concetti emersi durante quell’evento, di costanza e perseveranza, fondamentali per ottenere risultati. Inoltre, l’importanza di connettersi con la propria audience e di relazionarsi con esso è al centro del mio ruolo di English Coach tanto quanto lo è per un content creator>>.

Con queste parole, la promotrice a livello mondiale del Globish, dunque la Globish Coach ufficialmente riconosciuta dal fondatore Jean Paul Nerrière, sottolinea lo stretto legame tra divulgazione dell’inglese e strategie di content creating.

Il segreto risiede anche nel parlare in maniera genuina al proprio pubblico mostrandosi per ciò che si è, stando alle parole della Perna. Quindi creare contenuti che non appassionano in primis chi li sta realizzando non è una buona idea perché il pubblico lo percepirebbe.

Essere un content creator significa impegnarsi a condividere un messaggio che possa avere un impatto positivo su chi ascolta. In quest’ottica Monica Perna, attraverso i canali social ufficiali della sua Accademia, racconta Dubai oltre che ai suoi 14.000 studenti attivi anche agli oltre 225 mila follower della rete, cercando in ogni angolo della città spunti per fornire vocabolario e pronuncia, ma anche grammatica e consigli di mindset, condividendo la sua esperienza di expat nella terra di Expo.