Piemonte, abbattimento delle barriere architettoniche: «In arrivo più di 850 mila euro per i comuni»
Il Piemonte si conferma sempre di più una Regione attenta alle esigenze delle persone più fragili, sostenendo l’abbattimento delle barriere architettoniche.
La giunta regionale, riunita stamattina, su proposta dell’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino, ha deliberato di ripartire le risorse del «Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità», 865.117,79 euro che consentiranno ai Comuni la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (i cosiddetti “Peba”), cui sono tenuti per legge.
I Piani eliminazione barriere architettoniche sono disciplinati dalla Legge.
L’esecutivo regionale ha deciso di rinviare a un successivo provvedimento l’iscrizione delle risorse statali nel bilancio regionale mediante l’istituzione di nuovi capitoli di entrata e di spesa nell’ambito della Missione 08 «Assetto del territorio ed edilizia abitativa – Programma 0802 “Edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia economico-popolare”», a seguito del trasferimento delle stesse da parte della Presidenza del Consiglio.
La giunta ha quindi poi deciso di demandare al Settore Politiche di Welfare Abitativo della Direzione regionale Sanità e Welfare l’adozione dei successivi provvedimenti attuativi.
Per consentire l’utilizzo delle risorse assegnate al Piemonte, è stato previsto un criterio di ripartizione basato sulla suddivisione dei Comuni del Piemonte in fasce di popolazione e attribuendo ad ogni fascia un contributo fisso come di seguito indicato:
Il primo gruppo è costituito dai Comuni con popolazione tra 5mila e 2mila abitanti, prevedendo un contributo di 8mila euro; il secondo gruppo è costituito dai Comuni, in ordine di popolazione crescente, da 20.001 a 40mila abitanti, prevedendo un contributo di euro 10mila euro; il terzo gruppo è costituito dai Comuni, in ordine di popolazione crescente, da 40.001 a 106.000 abitanti, prevedendo un contributo di euro 15mila euro; il quarto gruppo è costituito dai Comuni con popolazione superiore ai 105.000 abitanti, prevedendo un contributo di 20mila euro.
Ci sono poi un quinto gruppo costituito dai Comuni, in ordine di popolazione decrescente, da 4999 a 1000 abitanti, con la previsione di un contributo di 4mila euro e un sesto gruppo di Centri con una popolazione inferiore ai mille abitanti, in ordine di popolazione decrescente, a cui andrà un contributo di 2mila euro.
Le risorse verranno assegnate ai Comuni che manifesteranno il loro interesse a seguito di comunicazione formale e dettagliata da parte del Settore regionale Politiche di Welfare Abitativo della Direzione regionale Sanità e Welfare.
Le richieste dei Comuni verranno gestite a seguito di istanza inviata in formato elettronico sull’applicativo informatico regionale «Epico».
Le eventuali risorse residue verranno ripartite proporzionalmente tra le città aderenti, a seconda del gruppo di appartenenza.
Spiegano il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore regionale alle Politiche della Casa, Chiara Caucino: «Purtroppo, nonostante gli sforzi adottati in questi anni, il problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche, specie nelle aree più degradate dove spesso insistono gli edifici di edilizia pubblica residenziale, rimane un vulnus.
Occorre impegnarci sempre di più per aumentare il benessere dei più fragili, eliminando tutti quegli ostacoli che, di fatto, impediscono una vita normale. In questo senso i più di 850 mila euro che arriveranno in Piemonte rappresentano un’opportunità fondamentale, che è nostro compito gestire nel migliore dei modi».
«Ricordo ancora – concludono Carosso e Caucino – che il livello di civiltà di un popolo si misura sulle attenzioni che riserva ai disabili».
I dati della popolazione Piemontese, tratti dall’ultimo censimento Istat delineano la seguente situazione:
- Comuni della Regione Piemonte sono 1.180 con una popolazione così suddivisa:
- Comuni sopra i 20.000 abitanti = 32
- Comuni tra 5.000 e 20.000 abitanti = 103
- Comuni tra 4.999 e 4.000 abitanti = 35
- Comuni tra 3.999 e 3.000 abitanti = 66 Comuni tra 2.999 e 2.000 abitanti = 98
- Comuni tra 1.999 e 1.000 abitanti = 242 Comuni sotto i 1.000 abitanti = 604