Dott. Francesco Agati, immobiliare: antiriciclaggio, impignorabilità e aumento della liquidità
L’Italia negli ultimi anni vive una delle sue pagine più buie, gli imprenditori, i professionisti obbligati a usare bancomat, assegni, cambiali, bonifici non possono più fidarsi del proprio commercialista, del proprio avvocato, del proprio agente di borsa e sopratutto della propria banca; i professionisti o bancari sono obbligati a segnalare operazioni sospette; in alcuni casi la “spiata” potrebbe portare fino al 10% delle somme recuperate da parte del fisco direttamente nelle tasche dello “spione”.
Si ricorda che il professionista che adempie all’obbligo di segnalazione non è penalmente responsabile per il reato di violazione del segreto professionale . L’art. 48 impone alla UIF I’obbligo di comunicare al segnalante. II professionista dovrà informare agli organi di vigilanza (DIA e Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza).
La segnalazione deve essere effettuata senza ritardo. I professionisti devono trasmettere la segnalazione direttamente all’ UIF o, in alternativa, all’ordine professionale di appartenenza. In quest’ultimo caso, I’ordine professionale dovrà trasmettere senza ritardo la segnalazione ricevuta integralmente alla UIF, eliminando il nominativo del professionista segnalante.
In sostanza lo stato attribuisce ai professionisti i seguenti adempimenti :
Obbligo di adeguata verifica della clientela;
Obbligo di registrazione e conservazione dei dati;
Obbligo di segnalazione delle operazioni sospette.
L’art. 41, co. 1, del decreto dispone che i soggetti obbligati inviano alla UIF una segnalazione relativa all’operazione sospetta “quando sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo”.
Ai fini dell’ individuazione delle operazioni sospette di riciclaggio, si fa presente che I’allegato C al provvedimento Uic 24 febbraio 2006, applicabile in quanto compatibile fino alla data di entrata in vigore dei nuovi provvedimenti attuativi, contiene un elenco dei principali indicatori di anomalia cui fare riferimento. In tal senso continueranno a rilevare Ie operazioni nelle quali si prevede I’utilizzo di ingenti somme in contanti o di mezzi di pagamento non appropriati rispetto all’operazione posta in essere e quelle effettuate a condizioni o valori palesemente diversi da quelli di mercato; ancora, il ricorso ingiustificato a tecniche di frazionamento delle operazioni; la presenza di soggetti notoriamente coinvolti in attività illecite.
Lo stato di polizia fiscale indubbiamente sta facendo scappare dell’Italia le più importanti imprese ormai dislocate in tutta Europa, lo insegna la storia più aumenta la pressione fiscale, la tracciabilità dei pagamenti, più gli investitori scappano, occorre ritornare alla libertà del contante almeno fino a 50.000,00 euro, o tutti si trasferiranno a Malta, in Corsica (Francia) o Croazia.
L’Italia per ritornare ad essere un grande paese deve eliminare tasse e leggi antiproduttive e anticrescita, l’attuale legge antiriciclaggio è una legge più simile ad un regime autoritario che democratico.
Per esempio oggi investire in immobili in Italia è controproducente troppe tasse, troppo immobili facilmente pignorabili o ipotecabili sulla carta, il privato può (sulla carta) portare all’asta un immobile anche con credito basso, lo Stato con un credito debitorio di 120.001,00; bisogna eliminare totalmente la pressione fiscale sulla casa non di lusso, e introdurre una legge speciale di completa impignorabilità della prima casa anche se immobile di lusso.
Da più di 100 anni, accanto a voi ci siamo noi.
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Dott. Francesco Agati Consulente Immobiliare
Intermediario, Tecnico/Legale