SINALP chiede la stabilizzazione die lavoratori tecnici ed amministrativi assunti a mezzo. Selezione Pubblica per titoli e formazione durante il periodo di Emergenza Sanitaria COVID-19 dall’ASP di Palermo

L’Organizzazione Sindacale SINALP SICILIA, a seguito incontro con i Lavoratori tecnici/programmatori cat. C ed amministrativi a tempo determinato assunti dall’ASP di Palermo, intende portare all’attenzione del Governo Regionale e della politica la grottesca vicenda che vede coinvolti tanti giovani siciliani.

                                                                 Premesso che

Con avviso pubblico straordinario del 07/02/2020 ed avviso pubblico del 27/03/2020 l’ASP di Palermo ha indetto una selezione pubblica, o possiamo dire un concorso, solo per titoli e colloqui per il conferimento di diversi incarichi a tempo pieno e determinato, afferenti al personale dirigenziale e al personale sanitario, tecnico ed amministrativo, e tra questi anche i 58 Programmatori cat. C. che ad oggi rischiano di essere abbandonati dallo Stato dopo essere stati usati nel momento di crisi pandemica.

A causa del perdurare della pandemia seguivano diverse delibere aziendali (anni 2021/2022) con le quali venivano prorogati i contratti a tempo determinato dei 58 Programmatori cat. C. che in ogni caso rientrano nel piano triennale 2021/2023 del fabbisogno di personale tecnico dell’ASP di Palermo per come recitano le delibere n. 1429 del 19/11/2021, delibera n. 1480 del 30/11/2021 e delibera n. 1488 del 3/12/2021

Con delibera ASP n. 2073 del 30/12/2022 veniva disposta la proroga di quattro  mesi, per n. 53 Programmatori, rifacendosi alla circolare dell’Assessorato Regionale della Salute, prot. n. 57540 del 29/12/2022;

I Programmatori in questione, assunti a tempo determinato, hanno un rapporto di impiego a tempo pieno e coprono, fin dalla loro assunzione, posti vacanti di pianta organica e previsti nel piano triennale di fabbisogno del personale non eccedendo quindi il totale dei dipendenti previsti.

Questi lavoratori hanno svolto negli ultimi due anni il proprio lavoro in piena Emergenza Covid, continuano a svolgere con dedizione il proprio lavoro e hanno lavorato nei momenti più difficili della crisi pandemica al fianco di medici e infermieri, svolgendo un fondamentale ruolo di supporto alle strutture sanitarie per affrontare nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria COVID-19, rischiando in prima persona anche nel periodo in cui non erano disponibili i vaccini.

il Governo e il Parlamento Nazionale hanno inserito e approvato nell’ultima legge di bilancio la norma che prevede la stabilizzazione del personale medico e infermieristico assunto a tempo determinato durante il periodo emergenziale che abbia maturato 18 mesi di servizio nella sanità pubblica entro il 31 dicembre 2023, di cui almeno 6 nella fase di emergenza nazionale.

Riconoscendo dignità al lavoro svolto dalle figure professionali che si sono impegnate, sacrificate e dedicate a fronteggiare una delle crisi sanitarie più difficili dell’ultimo secolo.

Ma questa giusta e sacrosanta volontà a stabilizzare soltanto queste figure professionali ha creato una disparità di trattamento inammissibile ed inaccettabile nei confronti dei lavoratori tecnici ed amministrativi che si vedono esclusi dalla giusta stabilizzazione pur rientrando a pieno titolo nel fabbisogno della pianta organica approvata dall’ASP.

Ad onor del vero inizialmente e fino al momento del voto della suddetta norma, era previsto l’inserimento nell’articolo relativo alla stabilizzazione anche il personale tecnico e amministrativo (e quindi dei lavoratori che oggi ci chiedono di rappresentarli).

Ma disattendendo anche le più semplici ed elementari regole vigenti in democrazia e nella nostra Costituzione, in sede di votazione è stato espunto il relativo riferimento ai lavoratori tecnici ed amministrativi, con evidente disparità di trattamento tra i vari lavoratori impegnati nell’emergenza sanitaria.

in seguito a questa vergognosa disparità di trattamento tra i lavoratori operata da alcune forze politiche sono stati inseriti una serie di emendamenti alla legge di Bilancio che sarà discussa e votata il prossimo 15 febbraio 2023 al Senato della Repubblica.

Questi emendamenti, a favore dei lavoratori tecnici ed amministrativi esclusi dal piano di stabilizzazione, sono stati presentati da FdI (Emendamento 4.34), da M5S ( Emendamento 4.85), dal PD ( Emendamento 4.58), e da FI ( Emendamento 4.95).  

Il Segretario Regionale del SINALP, Dr. Andrea Monteleone, ritiene fondamentale tutelare la dignità del lavoro di questi lavoratori traditi dallo Stato che purtroppo questa volta ha mostrato il suo peggior volto. 

Ma altro importantissimo aspetto da non sottovalutare, è che la Regione Siciliana in questi anni di pandemia ha formato ed istruito questi lavoratori che ad oggi hanno acquisito un bagaglio professionale e di competenze tali che, se assunti, non potranno fare altro che arricchire la Sanità Pubblica Siciliana.

Ma così facendo si rischia, dopo aver investito su di loro tempo e denaro del contribuente, di disperdere per un mero errore scatenato dal precedente Governo Nazionale quanto di buono realizzato durante uno die periodi più bui della nostra Nazione.

Per tutto quanto sopra, l’Avv. Marzia Giacalone, legale del SINALP SICILIA, evidenzia che in ossequio al principio di non discriminazione, ai principi fondanti la Pubblica amministrazione (buon andamento, efficacia ed efficienza) e a tutela di tutti i lavoratori assunti a tempo determinato dall’ASP di Palermo, si rende necessario ed urgente poter incontrare il Governo Regionale ed i vertici dell’ASP al fine di correggere questa evidente disparità sociale e dare vita ad un concreto percorso di stabilizzazione di tutti gli operatori COVID senza creare delle inaccettabili discriminazioni tra categorie professionali.

La Segreteria Sinalp Sicilia

Dr. Andrea Monteleone