Calamità naturali. Chiesto al governo Meloni una norma a tutela dei braccianti agricoli

La scorsa settimana, tramite missiva firmata da Lino Masi e da Maurizio Grosso, la Segreteria Generale del SIFUS ha fatto pervenire ai Ministri al Lavoro, on. Elvira Calderone, e alla Sovranità Alimentare, on. Francesco Lollobrigida, la richiesta della necessità del reinserimento di una norma che preveda, per i 900 mila Braccianti Agricoli, il riconoscimento del trascinamento delle giornate lavorative dell’anno precedente in caso di calamità.

A giudizio del SIFUS, infatti, qualora i braccianti agricoli perdano involontariamente il lavoro a causa di calamità naturali, comprese le crisi di mercato, hanno il diritto ad avere riconfermate, sia dal punto di vista assistenziale che previdenziali, le stesse giornate dell’anno precedente l’evento calamitoso.

Lo stesso meccanismo/ beneficio, in seguito all’emergenza sanitaria e bellica, deve valere per il settore bracciantile anche qualora si registrino crisi di mercato come nell’anno in corso.

La missiva si è chiusa con la richiesta di un incontro per rappresentare analiticamente le condizioni dei lavoratori e 2 opzioni per la risoluzione del problema.