I politici a Gela litigano, tutte le altre città costruiscono

Mentre la politica a Gela conferma tutto il suo disinteresse per la città, sia a ovest della città del Golfo sia est creano opportunità di sviluppo e lavoro.

Agrigento punta a diventare città della cultura, Palma di Montechiaro a realizzare un porto turistico, Ragusa a trasformare il porto oltre che diportistico anche per passeggeri collegando Ragusa con Malta.

Tutti, escluso Gela, si battono per le infrastrutture, la viabilità, l’aviosuperficie, il turismo, l’università; ma Gela è una repubblica a sè. L’unico interesse dei “politici” è farsi mettere il microfono in bocca e parlare del nulla, adulati dai giornalisti perché loro sponsor, dimostrano alla Sicilia chi rappresenta Gela, “e se questi rappresentanti sono il meglio della città figuriamoci tutti i suoi cittadini”, risultato Gela è isolata per cielo, per mare, per terra…

Come più volte dichiarato in un decennio, nella Città del Golfo resteranno solo impiegati statali, pensionati e micro criminali. 

E pensare che Gela con la sua sabbia, i reperti archeologici, i tramonti unici, il suo clima, le navi antiche, è una delle città più belle del Mediterraneo.

Bisogna esserne consapevoli: il problema di Gela è l’invidia, la falsità, l’ignoranza di chi potrebbe fare ma non farà mai, forse a qualcuno conviene così; cos’è che Gela ha e tutti gli altri che crescono non hanno?… 

Francesco Agati