Criticità carcere di Trapani e Ucciardone: il SAPPE scrive nota al Ministero della Giustizia

III.mo Vice Capo del D.A.P. e preg.mo Direttore Generale,

con la presente nota siamo costretti a rappresentarvi la allarmante situazione che continua ad affliggere, senza soluzione di continuità, il carcere di Palermo “Ucclazdorie”.

Plurime e perduranti sono le gravissime problematiche e criticità che stanno mettendo sotto pressione il penitenziario palermitano e che rischiano di portare ad una vera e propria implosione dell’istituto. Fra queste vi sono:

carenza di circa 100 poliziotti rispetto al personale previsto dalla dotazione organica› numero 47 unità del Corpo distaccate in uscita a vario titolo: quotidiani “accorpamenti” che possono riguardare, in capo ad un unico agente, anche tre/quattro posti di servizio (solo nel 2021 sono stati disposti circa 1200 accorpamenti di posti di servizio)› ripetute aggressioni al personale che è costantemente sottoposto a minacce (fisiche e verbali) e provocazioni› difficoltà (meliuE-’ impossibilità) di gestione di detenuti psichiatrici anche a causa della loro nota aggressività insalubrità di alcuni posti di servizio, alcuni dei quali particolarmente vetusti e fatiscenti compressione dei diritti soggettivi degli agenti penitenziari quali congedi ordinari e riposi settimanali;

turni di Iavoro regolarmente articolati su tre quadranti (anziché sui quattro previsti dal vigente A.Q.N) con conseguente prolungamento dell’orario di lavoro.

Inoltre, la carenza di personale del Corpo di Polizia Penitenziaria è così evidente che i poliziotti ormai sono in totale balia della arroganza (quando va bene!) e della tracotanza della popolazione detenuta.

Questo li pone in uno stato emotivo di fortissimo stress psicologico che, evidentemente, si ripercuote anche sulla tenuta fisica degli agenti.

Non è difficile intendere, allora, come a queste condizioni, l’ordine e la sicurezza dell’istituto, siano drammaticamente minati.

Per le surriferite proposizioni, si chiede alla SS.LL.II. di intervenire immediatamente per fare in modo che a Palermo possano essere ripristinati ordine, legalità e pieno rispetto delle regole penitenziarie. Si rimane in attesa di cortese cenno di riscontro.