La rivoluzione dello «Homo Videns»

«Prima la televisione e poi il personal computer, fino ad arrivare all’Internet of Everything (IoE) dei nostri giorni, il più formidabile condizionatore di pensiero che avremmo mai potuto immaginare» mette in evidenza Viola Lala, direttrice del quotidiano online ed agenzia di stampa Sharing Media®.

«Certo gli strumenti apportati dalle nuove tecnologie non ci dicono direttamente cosa dobbiamo pensare, eppure modificano in modo radicale il nostro modo di pensare, che nell’Homo Sapiens è analitico, strutturato, sequenziale e referenziale» prosegue la direttrice di Sharing Media.

Il pensiero analitico ha oltre 2.500 anni di storia e coincide con la storia dell’Occidente. Prima di allora il pensiero non era analitico e sequenziale, ma olistico e globale. E secondo Sharing-Media.com a quei tempi remoti ci riportano oggi le nuove tecnologie: dopo TV, PC E IoE, oggi l’uomo torna a pensare in modo generico, globale, olistico, vago.

«Le conseguenze —continua Viola Lalasono già visibili nella scuola italiana, dove questa trasformazione pone in conflitto la cultura della scuola con la cultura dei giovani».

La scuola educa all’analiticità ed all’esplicitazione verbale, ma la cultura giovanile è quanto di più dissonante vi possa essere perché al controllo linguistico ed allo spirito critico preferisce l’allusione. All’analisi dell’esperienza ed alla sua nominazione preferisce l’esperienza vissuta.

Ma è davvero finita la lunga era dell’Homo Sapiens che si formava precipuamente attraverso la lettura? È questa una forma di sapere che stiamo perdendo? I fondatori di Sharing Media ritengono che i 2 saperi possano coesistere.

«Per questo vogliamo produrre libri che risveglino le coscienze, per questo l’attività libraria per noi è molto importante e la finanzieremo con i proventi delle altre attività, tra cui —dal punto di vista dei ricavi— sarà molto rilevante l’aspetto innovativo legato all’ottimizzazione delle inserzioni pubblicitarie sulle nostre testate» sostiene Viola Lala.

«Come casa editrice, Sharing Media ha scelto di non specializzarsi in un solo genere ma di pubblicare titoli che spaziano dalla narrativa alla formazione, dai libri per bambini ai saggi. E poi ancora letteratura, sociologia, psicologia, libri per concorsi, thriller, avventura, gialli, romanzo rosa, turismo, enogastronomia, diari di viaggio, libri per ragazzi “young adult”» spiega Viola Lala.

L’obiettivo è quello di realizzare 120 pubblicazioni annue, facendo una particolare attenzione all’ambiente, promuovendo e sostenendo progetti di riforestazione in diverse parti del mondo e proponendosi di aiutare a combattere il cambiamento climatico, la desertificazione e la povertà.

«Il piano d’impresa di Sharing Media prevede un’alta sensibilità allo sviluppo sostenibile, ma anche l’adozione di modelli di business orientati all’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e servizi che creano nuove relazioni, valorizzano il patrimonio culturale e promuovono l’educazione, l’istruzione e la formazione» conclude Viola Lala.