Ventotto anni fa l’Italia si è fermata al boato di Capaci
Attraverso un comunicato diffuso alla stampa il SINALP Sicilia, per tramite del suo segretario regionale, Dr. Andrea Monteleone, rende omaggio alla Sicilia ed alle vittime di mafia.
Questo il contenuto integrale: “Ventotto anni fa l’Italia si è fermata al boato di Capaci.
In quel momento gli italiani hanno avuto la reale percezione che si stava combattendo una vera e propria guerra che vedeva coinvolti la mafia, lo Stato e purtroppo anche chi remava contro lo Stato.
In questo opaco miscuglio di responsabilità e contrapposizioni, la Sicilia da sempre combatteva e tuttora combatte il malaffare in tutte le sue più becere espressioni.
La Sicilia ha sempre fronteggiato, chechè ne possano dire i benpensanti che vivono in altre latitudini della nazione, con i propri figli una guerra tremenda contro una piovra che a causa di non endemiche condizioni storico e sociali, subisce giornalmente.
Il Sinalp vuole oggi rendere omaggio agli uomini ed alle donne di Sicilia che hanno dato la loro vita per questa terra.
Il Sinalp, in questo giorno emblematico per tutti i siciliani, ringrazia le forze dell’ordine ed i magistrati che ogni giorno combattono una piaga dura, difficile e radicata che deve essere totalmente debellata.
Lo Stato, ma anche la Regione Siciliana con i loro organi di potere hanno l’obbligo di lottare contro il malaffare in tutti i suoi aspetti; hanno l’obbligo di combattere l’evoluzione del “sistema mafioso” che vede oggi aggredire ed appropriarsi dell’apparato burocratico ed amministrativo dando una svolta, forse meno cruenta, ma sicuramente più violenta ed aggressiva verso i cittadini e lo Stato.
Assistere inermi alla distruzione del sistema economico siciliano, linfa vitale per il prevalere della legalità giuridica e principalmente morale, non è tollerabile.
Chi governa ha il difficile compito di non far prevalere la disperazione tra il popolo, perchè questa crea humus fertile per la manovalanza delinquenziale che è il primo gradino della carriera mafiosa.
Oggi per il sindacato è importante tenere alta l’attenzione alle dinamiche disgregative che a causa di svariati fattori tra cui anche l’attuale pandemia, tendono a far prevalere l’anarchia e la violenza sociale.
Per tutto ciò la Direzione Regionale del Sinalp rende omaggio agli eroi che hanno dato la loro vita per difendere il nostro sistema democratico, liberale e sociale contro la più becera delinquenza.
VIS ET HONOR ai giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino ed agli agenti delle loro scorte: Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina”.