Un Progetto di Sistema per il SUD. Quale politica per la soluzione di un sistema complesso?

Possiamo considerare il “casus” mezzogiorno “un sistema complesso” usando un concetto creato da Giorgio Parisi premio Nobel per la fisica.

Un sistema complesso non è altro che un sistema descritto da leggi fenomenologiche che non discendono dalle leggi che descrivono il comportamento dei singoli componenti.

Facciamo un esempio banale: il cappuccino è un sistema complesso in cui partecipano il latte, il caffè e lo zucchero che insieme fanno il cappuccino.

Ciascuno dei tre componenti è a sua volta un sistema complesso che una volta unito agli altri perde le sue caratteristiche e perde le leggi che lo regolano.

Applicare tale teoria alla politica è quanto meno difficile ma è quello che bisogna fare per la soluzione dei problemi.

La politica di Caltanissetta è un sistema complesso, fatto da tanti sistemi complessi e appartiene e fa parte di un sistema complesso, la Sicilia, che a sua volta è un sistema complesso fatto da tanti sistemi complessi e fa parte del Mezzogiorno, a sua volta anch’esso sistema complesso e così via di seguito.

Tornando coi piedi a terra, senza tralasciare quello che abbiamo detto, se non includiamo Caltanissetta ed il suo sviluppo nel sistema Sicilia e questo nel sistema Mezzogiorno non si concluderà nulla.

Allora c’è da chiedersi a cosa siamo chiamati? Quello di cui abbiamo bisogno è una “visione”, dobbiamo essere visionari immaginando un sistema complesso che abbia al centro la nostra città.

Questo sistema è stato pensato quindici anni fa dall’architetto Pierpaolo Maggiora ed è stato rielaborato più di recente dal professore Giannola, dal professore Misiti e dallo stesso Maggiora sotto l’egida della Svimez: si chiamava originariamente ARGE e adesso si chiama “Progetto di sistema” per il Sud in Italia e per l’Italia in Europa.

È stato presentato un po’ a tutti, dal Presidente della Repubblica Mattarella a Berlusconi, a Draghi e giù fino al nostro Sindaco e al Consiglio Comunale, e modestamente è stato ampiamente trattato in più di 100 articoli scritti da me e pubblicati in organi di stampa e giornali online.

Non voglio entrare nel merito del progetto ma se vi collegate a internet lo troverete sotto la voce ARGE Sicilia.

Eravamo ottimisti nel credere che, almeno in parte, potesse essere inserito nel PNRR, ma questo non è stato possibile per la cecità dei nostri politici nazionali e regionali e per la completa mancanza di progetti locali ad eccezione di una patetica scala mobile in via Cavour di fronte alla stazione, inutile se non addirittura dannosa.

Adesso sembra che Salvini abbia ridato ossigeno al progetto Ponte sullo Stretto e che l’Europa stia appoggiando con decisione l’idea del Corridoio Helsinky – La Valletta

È il momento di innescare un meccanismo virtuoso che necessariamente dovrà portare la città ad uno sconvolgimento innovativo che la ricollochi al centro del centro, ARGE è questo, e se vogliamo veramente cambiare è questa la strada da seguire.