Forestali e reddito di cittadinanza: il Sinalp chiede un ricambio generazionale
Il Sinalp, assieme alle altre OO.SS. rappresentative del comparto Operai Forestali è stato convocato dall’Assessore del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana On. Elena Pagana per un confronto sul miglior utilizzo e coordinamento della forza lavoro dei forestali nella difesa del suolo e nell’antincendio.
L’incontro ha permesso alle OO.SS. di poter esprimere i propri pareri sui tanti aspetti che la categoria dei lavoratori forestali vede ancora oggi irrisolti.
Come Sinalp nel tempo abbiamo assistito a diverse proposte, dalle più fantasiose fino a quelle più percorribili, per risolvere la precarietà ormai trentennale dei forestali siciliani ma ad oggi niente si è realizzato.
Oggi al precariato storico che assilla questi lavoratori, dopo trenta anni di mancate soluzioni, si va a sommare una ulteriore problematica che non lascia speranza al comparto se non si pone rimedio.
Il Dr. Andrea Monteleone, Segretario Regionale del Sinalp ha evidenziato che l’età media dei forestali siciliani, che vogliamo ricordare sono circa 15.000 part time che corrispondono a circa 4.500 posti di lavoro a tempo pieno, ormai supera i 55 anni d’età.
Ci ritroviamo con lavoratori ultra 60enni che ancora mandiamo nei boschi a spegnere incendi, e a pulire torrenti e canali per manutenzionare il già fragile territorio Siciliano.
Attività questa necessaria e meritoria di quel rispetto che purtroppo l’opinione pubblica spesso non tributa per un malcelato accanimento verso questi lavoratori considerati nella migliore delle ipotesi approfittatori della cosa pubblica.
Come Sinalp vogliamo ricordare a tutti le ultime tragedie, causate da un territorio abbandonato per mancanza di mezzi e personale, di Ischia e di Giampilieri ben 13 anni fa.
Eventi questi causati da una concatenazione di eventi tra i quali svetta sicuramente la mancata manutenzione del territorio, dovuta alla incapacità degli amministratori locali che non hanno saputo imporre le esigenze del loro territorio e alla mancanza di operatori specializzati nella sua manutenzione.
Ma non dobbiamo dimenticare i tanti lavoratori precari degli operai forestali della Regione Siciliana che hanno perso la vita nell’adempimento del loro lavoro.
Ultimo di questa triste graduatoria è stato il lavoratore precario Paolo Todaro morto a 67 anni, a due mesi dalla pensione, mentre tentava di spegnere un incendio nel caldo asfissiante di agosto del 2020 mentre si inerpicava nei dirupi dei Nebrodi.
Bisogna avere il coraggio di ammettere, dichiara il Dr, Andrea Monteleone del Sinalp, che esiste un grande problema che, se non verrà risolto, porterà al totale abbandono della manutenzione dei territori con le conseguenziali frane e tragedie annunciate.
Avendo chiara la reale condizione del comparto forestale il Dr. Andrea Monteleone durante la riunione con l’Assessore On. Pagana, ha proposto di affrontare con coraggio il problema del ricambio generazionale del comparto forestale, se non si vuole arrivare al completo abbandono del controllo e manutenzione del territorio.
Grazie al preventivo incontro con il collega Sinalp responsabile del comparto lavoratori con reddito di cittadinanza Davide Grasso, il Sinalp ha ufficialmente proposto di affrontare il necessario ed improrogabile ricambio generazionale del comparto forestali utilizzando i lavoratori abili al lavoro con reddito di cittadinanza.
Poter attingere in questo bacino di lavoratori permetterà alla Regione Siciliana di aprire un confronto con il Ministero del Lavoro per dare una reale soluzione ai tanti titolari di reddito di cittadinanza che non riescono a trovare un lavoro dignitoso nella propria terra con la partecipazione economica dello Stato Italiano.
Riteniamo, dichiara Davide Grasso del Sinalp Lavoratori con reddito di cittadinanza, che è necessario dare dignità ai tanti Siciliani che hanno creduto al passato Governo Conte.
Promettere di trovare un posto di lavoro e poi accusare chi ha avuto fiducia a questa avventata soluzione di essere sostanzialmente un “peso” per la società è da vigliacchi ed è irrispettosa della dignità di ogni essere umano.
Abbiamo immediato bisogno di mettere in sicurezza il nostro fragile territorio, siamo stanchi di ascoltare chiacchiere e giri di parole su mirabolanti soluzioni per una corretta gestione del territorio con la consapevolezza di non poterle realizzare perché manca il personale idoneo ed in grado di realizzarle.
Operai forestali sessantenni non possono affrontare vasti incendi con temperature che superano i 60 gradi. Dobbiamo avere il coraggio di ammettere questa realtà e di porvi rimedio.
Oggi ci si presenta un’occasione unica che abbiamo il dovere di cogliere al volo, e che non inciderà sulle casse della Regione Siciliana in maniera insostenibile, l’utilizzo dei lavoratori con reddito di cittadinanza.
Con questa soluzione daremo una risposta concreta a quei siciliani che hanno creduto ad una formula di accesso al mondo del lavoro che è fallita su tutti i fronti e la Regione Siciliana potrà essere il primo laboratorio in grado di saper gestire la fuoriuscita di questi lavoratori dalla palude del reddito di cittadinanza.
Siamo certi che l’Assessore Pagana saprà far propria la nostra proposta di ricambio generazionale e come Sinalp diamo la nostra piena disponibilità ad un confronto costruttivo per il bene della Sicilia e dei Siciliani.