Novità nel mondo dell’editoria del sud delle alpi

A 9 anni dall’incontro con il cancro al seno, Julie Arlin narra la storia di Emma, giovane e brillante conduttrice televisiva che in gran segreto vive il dramma personale che la porterà ad amarsi senza più snaturarsi in nome di una fantomatica perfezione.

Un libro onesto e diretto in cui non mancano scene divertenti e tragicomiche nate dal desiderio di non rivelare il proprio stato e anzi, di approfittare a pieno di ogni momento dato, destreggiandosi tra gli aperitivi della Lugano da bere, i tumulti amorosi e trovando forza ed energia dal silenzio e la calma del lago e le montagne del Ticino.

Uno spaccato della vita moderna dell’unico luogo al mondo oltre l’Italia e San Marino, in cui l’italiano è la lingua ufficiale che, così come i suoi personaggi, risulta ben descritto e con la sua atmosfera domina le scene come fosse, anch’esso, un personaggio a sé stante.

Risate, lacrime, rabbia e coraggio che colpiscono anche il lettore che, volente o nolente, deve fare i conti con le varie forme della morte, non solo con quella fisica ma anche e soprattutto con quella che si può annidare silenziosa nelle giornate, quella che, nel caso di Emma, le mangiava il cuore ben prima della fatidica diagnosi.

E la speranza che “Perfetta da morire” porta è proprio questa: anche il dolore, anche la paura hanno il loro significato, basta smettere di scappare, basta imparare a guardarli negli occhi perché una vita in cui anche il dolore ha significato, è una vita invincibile.

Julie Arlin

Julie Arlin, conduttrice radiofonica e televisiva, abituata sin da bambina a trasferire emozioni e vissuti su carta ha una storia che affonda le radici nei colori della Svizzera, Paese in cui è nata e vive, nel tricolore italiano di sua madre e nel bleu- blanc- rouge francese del padre.

Appassionata di viaggi e di avventure umane, all’Università Cattolica di Milano ha studiato scrittura cinematografica e sceneggiatura e il viaggio straordinario che ha dovuto affrontare per guarire da una malattia oncologica che le ha ridato la vita, ha ispirato il suo romanzo d’esordio.