Nostalgici del fascismo a Predappio: “Boia chi molla” e “Il comunismo non passerà”

Camicie nere, anche addosso a bambini, striscioni e cartelloni degli Arditi, qualche saluto romano e un corteo bene o male silenzioso, tutto nero, che è arrivato fino al cimitero di San Cassiano, dove dal 1957 si trova la cripta di Mussolini.

Così oggi a Predappio circa 2000 nostalgici del fascismo (gli organizzatori dicono 4.000 ed è eccessivo, ma quel che è evidente è che i numeri di quest’anno sono più numerosi dei precedenti) si sono ritrovati per commemorare i 100 anni dalla marcia su Roma del 28 ottobre 1922.

Due giorni fa, venerdì 28 ottobre, a Predappio erano invece arrivati i partigiani e l’Anpi, per ricordare che quella stessa data, 28 ottobre, andava ricordata per un motivo molto diverso: e cioè che proprio il 28 ottobre, ma nel 1944, era avvenuta la Liberazione di Predappio dai nazifascisti.

Anche in quel caso hanno sfilato almeno 2.000 persone.

IL CORTEO DEGLI ARDITI FINO AL CIMITERO

Il corteo degli ‘Arditi’, una volta arrivata al cimitero dove è sepolto il Duce, si raccoglie per un momento di riflessione. Parte qualche coro “Viva il Duce” E “Boia chi molla “.

Parla Mirco Santarelli, leader degli Arditi di Ravenna, poi la parola passa alla pronipote del Duce, Orsola Mussolini, che fa un breve discorso. Ringrazia i partecipanti (“così numerosi e disciplinati”, dice) e dice che sono lì per ricordare la marcia al termine della quale “al mio bisnonno venne conferito il titolo di presidente del consiglio”.

ORSOLA MUSSOLINI: “NON GLI FAREMO MAI MANCARE LA NOSTRA AMMIRAZIONE”

E prosegue: “Lui e i suoi collaboratori partirono per creare uno stato nuovo più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi dei suoi cittadini” (ricorda scuole, ospedali, sanatori contro la tubercolosi, pennoni per tutti i lavoratori, bonifiche).

E conclude: “Dopo 100 siamo ancora qui per rendere omaggio a colui che questo stato volle e a cui non faremo mai mancare la nostra ammirazione”.

Isolato, si leva qualche grida “Onore al Duce”, e parte lo slogan “Il comunismo non passerà “. Poi la visita al cimitero per chi vuole rendere omaggio alla tomba di Mussolini.

Fonte https://www.dire.it