Alpi svizzere sotto monitoraggio, sicurezza in montagna

I laghetti e i sentieri di montagna per escursioni o semplici passeggiate fanno di Kandersteg un paradiso per gli amanti della natura e delle camminate.

Siamo in Svizzera, nell’Oberland bernese, a 1200 metri di quota.

Conosciamo il mondo: alla scoperta di Kandersteg

Anche in questo paesaggio da cartolina c’è preoccupazione: la montagna “Spitze Stei“, letteralmente la “roccia appuntita”, è in pericolo di crollo. 
Un rischio monitoriato da vicino da un team di geologi. 

Dopo la tragedia della Marmolada del 3 luglio scorso, anche sulle Alpi svizzere è scattato l’allarme.

L’area è accessibile solo in elicottero.

Jörg Häberle, geologo dell’Ufficio foreste e rischi naturali, dall’elicottero, spiega: 
“Le aree nere sono quelle in cui si scivola. Qui sorvoliamo il fondo della frana. Qui si può vedere la massa di rocce sciolte che si sta muovendo. E, a volte, ci sono interi blocchi, come il volume di un garage, che stanno cadendo”.

Di fronte a questo pericolo, i geologi hanno posizionato decine di sensori per monitorare il movimento della montagna. Grazie a questi strumenti, gli scienziati hanno potuto stabilire che la montagna si sposta di diversi metri ogni anno. Si tratta di una conseguenza del riscaldamento globale.

Il rischio è che in caso di forti piogge il fango e le pietre raggiungano Kandersteg attraverso il torrente. Sono state, comunque, realizzate importanti opere di protezione dell’area.

Nonostante il rischio reale, gli abitanti lo affrontano con spirito positivo. 
Una donna, che risiede a Kandersteg, dice: “Penso che se vai in macchina ogni giorno, hai più rischi che essere ucciso da un sasso della montagna”.

È impossibile prevedere come e quando la montagna potrebbe crollare, ma grazie ai sistemi di sorveglianza, l’allarme può scattare con 48 ore di anticipo, sufficienti per evacuare i residenti.

Guarda il Video su Euronews