Sinalp chiede per gli ASU, una chiara posizione ai politici siciliani che siedono tra i banchi del Parlamento Nazionale che ad oggi hanno brillato solo per il loro silenzio
Oggi è stato convocato il tavolo tecnico permanente degli ASU all’Assessorato al Lavoro alla presenza dell’Assessore Scavone e del Dirigente del Dipartimento lavoro Ing. Sciacca e delle OO.SS. rappresentative del comparto.
L’Assessore Scavone ha ritenuto essenziale ed improrogabile il confronto con le OO.SS. vista la totale assenza dello Stato Italiano verso una piaga sociale vergognosa che riguarda circa 4.300 lavoratori che ormai da 26 anni reggono gli enti locali siciliani ricevendo solo un sussidio sociale di circa 530,00 euro mensile e senza alcuna copertura previdenziale.
Da quanto ci viene comunicato apprendiamo che lo Stato Italiano continua a non volersi rendere conto della presenza di questo precariato storico, che sotto certi aspetti riguarda anche i lavoratori PIP, al quale è dovere morale oltre che giuridico dare una risposta concreta sul loro futuro.
Come Sinalp il Segr. Andrea Monteleone ha ribadito la necessità che l’intero bacino ASU venga stabilizzato anche, se necessiterà, in un arco temporale che impegnerà più di un anno, senza cavalcare opzioni che prevedano stabilizzazioni parziali.
Siamo convinti che il problema stabilizzazione ASU va risolto a Roma, perché è ed è diventato un problema politico, dando vita ad un tavolo tecnico con i rappresentanti del Governo Nazionale, i rappresentanti del Governo Regionale e le OO.SS.
Solo così si potrà avere chiarezza su chi rema contro a questo obiettivo di giustizia sociale che il Governo Siciliano vuol finalmente ottenere, e se c’è onestà mentale da parte dello Stato Italiano, allora siamo certi che si troverà una soluzione condivisa.
Dal confronto tra i presenti è anche emersa l’opzione, in caso di un ulteriore diniego dello Stato Italiano, di utilizzare le società partecipate della Regione Siciliana come “contenitori” idonei ad assumere gli ASU distaccandoli negli enti presso i quali attualmente svolgono il loro lavoro.
Questa soluzione permetterà alla Regione Siciliana di dare finalmente una risposta ai 4.300 lavoratori ASU che hanno il diritto ad un futuro chiaro e sicuro che ad oggi gli è stato negato da una politica arrogante e parassitaria.
Il Sinalp si augura che veramente si possa mettere finalmente la parola fine ad una condizione di sfruttamento non più sostenibile in un paese che si dichiara civile e democratico.
La Regione Siciliana deve avere il coraggio di chiedere una chiara posizione, su questa vicenda, a tutti quei politici siciliani che siedono tra i banchi del Parlamento Nazionale e che fino ad oggi hanno brillato solo per l’assordante e vergognoso silenzio dimostrato.
Infine si è anche discusso se il bonus di 200,00 euro e l’Assegno Unico possono essere erogati anche agli ASU, a questa domanda l’Ing. Sciacca, del Dipartimento lavoro, ci ha comunicato che gli uffici competenti si stanno confrontando con lo Stato Italiano per vedere se anche questi lavoratori ne hanno diritto.