Scuola: l’amore di una Preside, la passione dei docenti

“L’inclusione non è solo una parola ma è risultato di un’azione. Non avrei mai permesso che venissero lasciati soli e ci siamo riusciti. Nel nostro Istituto abbiamo anche 62 meravigliosi ragazzi con disabilità, alcuni autistici. Il rischio era che la didattica a distanza li potesse escludere. Invece abbiamo subito attivato uno Sportello Bisogni Educativi Speciali (BES) virtuale, finalizzato all’apertura di un punto di incontro e di supporto a distanza rivolto a genitori, docenti e studenti per le varie problematiche legate a questo periodo di emergenza, accompagnandoli nell’affrontare i mille problemi quotidiani ora amplificati dalla situazione attuale e fornendo anche materiali di studio personalizzati fruibili dalla sezione a loro dedicata anche con il coinvolgimento dei genitori in un percorso di affiancamento educativo. I genitori sono “ritornati” a scuola per amore dei figli ed hanno condiviso con i docenti il percorso formativo”. Lo ha dichiarato Annunziata Muto, Preside dell’Istituto Superiore Tecnico Industriale, Enrico Medi di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. 

Anche il LABORATORIO DI MUSICOTERAPIA

“Avviato anche un laboratorio virtuale pomeridiano di “musicoterapia di insieme” dove gli alunni, e spesso anche i genitori, possono a distanza incontrarsi e fare musica con il supporto di un docente esperto.

Il percorso favorisce l’apertura di nuovi canali di comunicazione – ha proseguito la Muto – e stimola alla creatività valorizzando le modalità non verbali di interazione particolarmente indicati per gli allievi con disabilità: ovviamente anche questo progetto è aperto a tutti e rappresenta un ulteriore momento di inclusione e crescita insieme.

GRUPPI DI LAVORO PER L’INCLUSIONE

“Nell’immediato abbiamo attivato Gruppi di lavoro per l’inclusione. Sono continuati i rapporti con le famiglie e l’ASL attivando i gruppi di lavoro per l’inclusione (GLI) a distanza finalizzati a rimodulare il Piano Didattico Individualizzato (PEI) ed il Piano Didattico Personalizzato (PdP) nell’ottica delle nuove modalità di insegnamento – ha continuato la Muto –  concordando e ridefinendo strategie e metodologie didattiche ed integrando gli obiettivi già previsti con l’acquisizione delle competenze informatiche ora fondamentali nella costruzione di un progetto di vita”.

“L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” è l’articolo 34 della nostra Costituzione.   

La scuola ha messo in campo una didattica a distanza per ben 2000 alunni e 99 classi.   

“Abbiamo creato un’ambiente virtuale per tutti. Per i 62 ragazzi con disabilità e per tutti gli altri alunni. L’ITI Enrico Medi di San Giorgio a Cremano è una delle più grandi scuole della Regione Campania, con 99 classi di cui 88 al mattino e 11 su corso serale, con un numero di alunni intorno ai 2000 e circa 320 unità tra docenti e personale Ata.

L’idea di base per gestire a distanza una scuola così complessa è stata quella di trasporre sul web l’organizzazione già attiva – ha dichiarato la Preside Annunziata Muto – e collaudata negli anni per le attività in presenza rendendo il più agevole possibile a docenti, alunni e genitori la fruizione di tutti i servizi che la scuola offre. Questo in coerenza con i criteri di accessibilità e al concetto di inclusione che ha da sempre ispirato la nostra scuola: non progetti ed attività differenziate ma una didattica accessibile a tutti, inclusi i disabili.

Abbiamo cercato di fronteggiare tempestivamente lo smarrimento, seguito al lock down, di alunni, docenti e famiglie”.

Ecco l’Organizzazione delle lezioni: “Abbiamo adottato per la D.A.D. la piattaforma G-Suite e istruito docenti e alunni realizzando tutorial sia in ppt che video necessari per usare sia meet, per le attività sincrone, che classroom per quelle asincrone. Fondamentale per un rapido avvio delle attività è stato il supporto del team digitale – ha dichiarato ancora la Muto –  e dei colleghi più esperti che hanno guidato e supportato tutti i docenti nel muovere i primi passi in un ambiente il cui utilizzo è stato semplificato al massimo.

Attività sincrona: Ad ogni classe è abbinata una classe virtuale su meet con lo stesso identificativo usato in presenza per cui al docente che, ad esempio ha lezione in prima sezione A dell’indirizzo informatica, basta aprire meet e digitare 1Ai: lo stesso vale per tutti gli alunni che entrano nella propria classe digitandone l’identificativo e partecipando alle lezioni.

Attività asincrona: Ogni docente ha creato su classroom un corso corrispondente alla propria classe ed alla disciplina insegnata. L’alunno di prima A biotecnologie che deve fare ad esempio Italiano accederà al corso 1Ab Italiano. Ai vari corsi accedono sia i docenti titolari che quelli di sostegno inserendo materiali adeguati alle esigenze particolari e che sono comunque a disposizione di tutti gli alunni.

L’orario delle lezioni è lo stesso delle attività in presenza con la riduzione di ogni singola ora a 40 minuti: le lezioni iniziano alle 9 del mattino, e terminano alle 13.15, con un intervallo di 15 minuti inserito per evitare la permanenza continua davanti allo schermo per più di 2 ore. Il docente non ha bisogno di chiamare gli alunni che autonomamente accedono alla propria classe alle 9 e seguono l’orario previsto: non sono gli alunni a spostarsi, ma i docenti a passare da una classe all’altra. Il docente della prima ora apre la classe virtuale e quello dell’ultima ora la chiude”.

Anche il Monitoraggio sulla partecipazione degli alunni: finita la prima settimana di lezione a distanza, è stato subito attivato un primo monitoraggio per individuare in ogni singola classe gli alunni con difficoltà di partecipazione e le relative cause cercando di intervenire dove possibile. Per gli alunni con BES, ed in particolare per gli alunni disabili, i docenti hanno sin dal primo giorno guidato ed assistito genitori ed eventuali assistenti alla comunicazione nell’accesso alla piattaforma ed nella partecipazione degli alunni a tutte le attività didattiche a distanza.

“La scuola è intervenuta, lì dove possibile, con mezzi propri sia dal punto di vista emotivo-relazionale, sia distribuendo tecnologie nei casi più urgenti.

Abbiamo creato anche il fortino: ambiente virtuale riservato ad un gruppo di docenti dell’istituto che supervisionano e controllano il regolare svolgimento delle attività in DAD. In questo ambiente si collegano i docenti a disposizione per le sostituzioni – ha concluso la Preside Muto – dei colleghi assenti (i docenti preparano preventivamente delle attività che possano svolgere agevolmente nelle classi virtuali in cui effettueranno le sostituzioni), vengono segnalate problematiche di alunni e docenti, si vigila sul corretto comportamento degli alunni.

Garantito anche il ricevimento famiglie: Nelle ore di ricevimento i docenti aprono una stanza virtuale, che resta aperta per tutta l’ora di ricevimento, inserendo come codice il proprio cognome ed il proprio nome nella forma “profcognomenome”. In questo modo i genitori possono parlare con i docenti negli orari normalmente previsti accedendo a meet con l’account del proprio figlio e digitando il nominativo del docente.