Tamponi negativi, adesso sta bene. Gelese lascia il reparto malattie infettive di Modica
Una bella notizia quella del gelese che si trovava ricoverato all’ospedale Maggiore di Modica a causa del contagio da coronavirus.
Si era recato a Vittoria nell’ospedale Guzzardi, un trentenne gelese, per un semplice controllo strumentale, lì i medici scoprirono che qualcosa non andava, poichè il giovane accusava qualche problema di salute. Sottoposto al tampone il risultato diede esito positivo al covid-19.
Le sue condizioni stavano peggiorando per cui è stato disposto il trasferimento all’ospedale di Modica in Terapia Intensiva. Fortunatamente, col passare dei giorni, le sue condizioni andavano migliorando così il paziente è stato trasferito nel reparto Malattie Infettive dello stesso ospedale.
Oggi, a distanza di un mese, dopo le terapie del caso, sono stati eseguiti ulteriori tamponi che hanno dato esito negativo, per cui i medici hanno deciso di dimetterlo disponendo il trasferimento all’ospedale Busacca di Scicli per la riabilitazione.
La storia di questo giovane gelese ha generato soddisfazione professionale e commozione per i medici e gli operatori sanitari che lo hanno assistito per tutto il periodo di degenza; sono stati loro stessi ad accompagnarlo all’ambulanza che poi lo ha accompagnato a Scicli.
Ringraziamenti a tutto il personale sanitario sono giunti dai familiari del trentenne per avergli salvato la vita.
“Questo ragazzo, lo dico senza enfasi, – ha commentato il direttore del reparto Malattie Infettive dr. Antonio Davì, dell’ospedale Maggiore di Modica – è rinato a nuova vita. Una rinascita che è frutto di un lavoro certosino di abnegazione, umanità e tanta professionalità. Un’esperienza unica nella quale operatori sanitari e pazienti sono, paradossalmente, accomunati dallo stesso destino e dallo stesso virus. Sono in gioco reciprocamente le nostre vite. Non sappiamo quale sarà il nostro destino ma andiamo avanti lo stesso perché siamo l’unica speranza dei nostri pazienti che ci affidano la loro vita in modo incondizionato”.