Butera e Gela piangono Don Aldo Contrafatto

Oltre ad essere un sacerdote era anche un uomo devoto al bene del territorio, non nascondeva le sue perplessità ogni quando notava delle negligenze da parte della politica, o ancor, di più delle istituzioni.

Non esitava un attimo, sempre con stile, umiltà e dignità ad alzare la cornetta del telefono per far intervenire la stampa; quando invece ci fu l’avvento dei social network imparò immediatamente ad usarli e li utilizzava informando cittadini ed enti preposti attraverso i propri canali come una vero e proprio mezzo di stampa.


Don Aldo Contrafatto, si è spento stamani all’alba all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, dopo 49 anni di sacerdozio, lasciando increduli e sconvolte le comunità di Gela e Butera ma soprattutto i fedeli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Numerosissimi attestati di cordoglio sono giunti da parte delle istituzioni sia pubbliche che private, da diversi cittadini e fedeli in memoria del sacerdote.

Era parroco “o chianu da fera”, come a lui piaceva definirlo ogni qualvolta si presentava l’occasione, cioè la parrocchia Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco di Butera, nel quartiere Piano Fiera.

Un sacerdote molto apprezzato per il suo impegno civico e la sua vita interamente dedicata al servizio dei poveri e dei giovani.

In memoria di Padre Aldo riproponiamo un’intervista a cura del Direttore Giuseppe D’Onchia durante la trasmissione “10 Domande 10” andata in onda su Canale 10 il 15 settembre 2015 cui Don Aldo è stato ospite.