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Le accuse della madre di Tiziana

15 Settembre 2016
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15 Settembre 2016 - «Alcol, perversioni sessuali? È stata plagiata dal suo ex fidanzato. Mia figlia era fragile. Non aveva mai accettato di essere stata abbandonata dal padre.

È per queste ragioni che quei ragazzi, in appena un anno, l'hanno condotta alla morte. Anche se in quella cantina dove si è tolta la vita Tiziana era da sola, moralmente, a tirarle il cappio intorno al collo sono stati l'ex fidanzato e quelli che ne hanno approfittato». Queste le parole di Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana, una ragazza trentenne di Rimini che ha compiuto il terribile gesto del suicidio. Queste sono alcune dichiarazioni riportate dal Messaggero: «Tutto accadde poco prima delle vacanze natalizie dello scorso anno - prosegue Maria Teresa -. Una notte Tiziana bussò a casa. Era ubriaca, sconvolta come non mai. Mi chiese di dormire da noi. Mi disse tra le lacrime che aveva litigato con il suo fidanzato. Mi raccontò che avevano fatto alcuni giochetti, e che tutto era stato ripreso con una videocamera o un telefonino. I video erano finiti in rete: subito erano diventati virali». Ma c'è di più. C'è molto di peggio dietro quel legame pericoloso. «Tiziana - racconta la madre - mi confidò che il fidanzato l'aveva costretta a girare questi video con altri partner in più occasioni, perché provava piacere. L'unica concessione, consisteva nel fatto che Tiziana potesse scegliere il partner. Insomma - si dispera la donna - quest'uomo provava piacere a sapere mia figlia con un altro, e provava piacere nel guardare i video. Lui sapeva tutto». L'uomo sapeva anche di quel video «che tanto ha fatto del male a mia figlia, il suo ex ne era conoscenza». Continua sul web: «Decidemmo di rivolgerci alla magistratura. Anche perché sul web stava montando quell'onda lurida che non si è mai fermata». Un'onda, che prima di ieri, aveva rischiato di travolgere Tiziana per ben due volte. «Tiziana tentò per due volte il suicidio. La prima volta accadde a dicembre del 2015. Ebbe una telefonata animata con il suo ex. Ingerì alcol e barbiturici, ma il 118 intervenne in tempo e lei si salvò». Il secondo tentativo di suicidio qualche mese dopo. «Tentò di lanciarsi nel vuoto dal balcone dell'abitazione del suo convivente», rivela Maria Teresa tra le lacrime. Approfondisci su ilmessaggero.it.

Redazione

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