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Non hanno più voglia di parlare pubblicamente, di esternare il loro malcontento

21 Marzo 2018
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Gela 21 Marzo 2018 - Sono trincerati dietro al loro silenzio anche perché – a microfoni spenti – hanno sussurrato che serve a poco, anzi serve a nulla.

Perché nonostante le denunce in tv, nonostante avere manifestato in più di un’occasione che ci vuole un cambiamento radicale, soprattutto nelle coscienze in ognuno dei gelesi, poco è cambiato. Anzi tutto è peggiorato. Perché non è tanto il valore economico del danno subito, ma l’azione delinquenziale in quanto tale. Perché sta diventando insostenibile non solo per le attività che gestiscono ma anche per i dipendenti che ci lavorano, i quali si sentono meno sicuri. Stiamo parlando della famiglia Di Pietro, titolari a Gela di una catena di supermercati. Negli ultimi anni padre e figli sono stati vittime di rapine e furti con una cadenza disarmante. La notte scorsa, nel supermercato che si affaccia in viale Cortemaggiore, a Macchitella, ladri perfezionisti hanno portato via una bilancia commerciale di ultima generazione del valore di 7 mila euro. Hanno rotto una porta secondaria, hanno messo a soqquadro il locale e su un mezzo hanno caricato lo strumento di pesatura. Altro giro, altro furto. È divenuta un’allarmante consuetudine. Ma adesso basta. Sono pronti a gettare la spugna. E quando un commerciante decide di chiudere ed abbandonare, è una sconfitta per l’intero movimento. Per tanti, troppi padri di famiglia. Inconsciamente subentra la paura, la solitudine. Così come accaduto anche ad un altro commerciante, titolare di un ristorante sul lungomare Federico II di Svevia. In un post, ha scritto che voleva calare l’ancora in questa città. Voleva fare il buon marinaio e mettere tenda sulla terra ferma. Avere una propria attività e scommettere con sé stesso con un solo obiettivo: vivere in pace con la propria famiglia. Invece no! Una mano ignota ha rubato diversi televisori sotto l’occhio vigile delle telecamere a circuito chiuso, violando l’intimo dell’esercente, calpestando la sua attività, la personalità di uomo e costringendolo a mettere in vendita il negozio, perché stanco di subire i soprusi di chi delinque. È meglio – ha scritto sui social - acquistare dei biglietti aereo per volare perché – la chiosa finale - non è facile buttare l'"ancora in una terra dove tutto è possibile ed ammissibile.

Giuseppe D'Onchia

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