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Giuseppe Licata PD: “non partecipiamo ad un congresso falsato”

11 Dicembre 2015
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In un comunicato stampa l'Avv. Giuseppe Licata pone l'attenzione politica della situazione attuale che il Partito Democratico sta vivendo, esponendo nella nota tutto il malessere che ha generato questa situazione.

Si legge: "Al fine di porre fine alle ennesime alchimie, giochetti e deviazioni regolamentari in palese violazione dei principi statutari e conseguentemente dare inizio ad un percorso fondato su principi di correttezza e buona fede, riteniamo essenziale recuperare il senso della politica, sentiamo ed avvertiamo un forte bisogno di recupero etico della funzione politica dentro il PD: a) non parteciperemo al Congresso di questo PD, noi immaginiamo e vogliamo un altro PD; b) non partecipiamo ad un congresso falsato nei numeri e nelle regole, che viola palesemente dei principi democratici e statutari; c) Non partecipiamo ad un congresso che non risolverà i problemi del PD , fondato sulle faide interne, che mira ad eleggere non un vero segretario; d) noi ci fermiamo, ci autosospendiamo da questo PD, vogliamo ed immaginiamo un altro PD; e) riteniamo infatti essenziale in questa fase la creazione di un unico circolo territoriale (lo scioglimento dei tre circoli), vogliamo il ripristino delle regole democratiche e della dignità della politica. Il senso della politica si smarrisce quando l’orizzonte rimane solo il misero ed inutile potere. La tattica non può prevalere sui principi e sul futuro della città, anche perché abbiamo visto e constatato le esperienze del passato". E' quanto si legge testualmente nel documento a firma del segretario, avv. Giuseppe Licata, deliberato dal direttivo del circolo cittadino del Pd "Gela Città" e già inviato agli organi di garanzia regionale e nazionale del partito democratico. La goccia che fatto traboccare il vaso, come si suol dire in questi casi, è stata la decisione di celebrare per il prossimo 20 dicembre un congresso per l'elezione del segretario cittadino non sulla base dell'attuale anagrafe degli iscitti, ma sulla base di quella del 2012, "senza rispettare alcuna proporzionalità, nemmeno nel 2013 - sottolinea Giuseppe Licata -, sulla base di un tesseramento manifestamente dopato risalente a più di tre anni fa, tempi in cui votavano i morti. Un Congresso che viola palesemente i principi democratici e statutari, (art. 4. statuto PD Sicilia)". Per questa via circoli che avevano un numero di iscritti pari a 100 nel 2015 e via via pari a 10 nel 2015, continuano ad esprimere delegati in rappresentanza dei 100 iscritti del 2012, mentre circoli con un numero di iscritti pari a 10 nel 2012 e via via pari a 100 nel 2015, continuano ad esprimere delegati in rappresentanza dei 10 iscritti del 2012: un assunto "assolutamente privo di ogni fondamento democratico, nonchè privo di logica statutaria e di criterio proporzionale". Ma sullo sfondo c'è altro ed è una nuova coscienza che affonda le propre radici all'indomani del voto alle amministrative: "ogni volta ci diciamo che il peggio è alle spalle - spiegano dal circolo di Corso Aldisio -, ed invece, in prossimità del congresso cittadino, purtroppo sopraggiungono sempre e nuove criticità , sempre e nuovi tatticismi, sempre e nuovi rancori, che scuotono i nostri iscritti, il nostro elettorato, e rischiano di incrinare definitivamente il rapporto tra politica del PD e cittadini". Urge una vera e propria mutazione genetica del Pd locale giacché "non ha motivo di esistere un partito in cui si sente la puzza di un bagaglio culturale invecchiato, incapace di funzionare , di coinvolgere, di parlare di valori e soluzioni, che si è reso paradigma di litigiosità, di divisione, di personalismi e di rancore". Pertanto, si chiede "di traghettare questo partito verso la trasparenza, la certezza delle regole democratiche, verso la ricomposizione e il rinnovamento, che insieme al riconoscimento e alla valorizzazione del patrimonio di idee e di sentimenti, di cui è ricco, necessita di aprirsi a sensibilità, conoscenze e culture nuove per iniziare a costruire veramente in nuovo corso del PD a Gela e il futuro della nostra città". Di fronte alla sfiducia radicale e al risentimento diffuso che circonda i partiti, il Circolo Pd Gela Centro auspica una diversa organizzazione e presenza del partito in città, partendo da una seria e consapevole autocritica: "è arrivato il momento di fare un passo indietro. Troppi danni sono stati causati al PD da parte di tutti, nessuno escluso".

Redazione

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