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ENI Gela, chiesto incontro in Prefettura

29 Ottobre 2015
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“Non possiamo continuare ad alimentare proteste non controllate. Ai lavoratori ho detto che bisogna trovare insieme soluzioni e risposte ma in maniera pacifica. Per questo ho chiesto al Prefetto di indire un incontro alla presenza di tutti gli attori coinvolti nel protocollo del Mise, dai sindacati al presidente della Regione, la deputazione regionale, Eni, Eni Mediterranea, Versalis, Raffineria Gela, Syndial, Confindustria Centro Sicilia e una rappresentanza dei lavoratori dell’indotto”.

Il presidente del consiglio comunale di Gela, Alessandra Ascia, interviene in merito alle proteste dei lavoratori dell’indotto, che si sono registrare ieri dinanzi agli ingressi A e B della Raffineria Eni. “Siamo davanti ad una emergenza sociale e dobbiamo fare in modo di garantire la sopravvivenza di centinaia di famiglie gelesi che non hanno più i mezzi per andare avanti”. Alessandra Ascia, si è spontaneamente recata presso i tornelli della fabbrica per solidarizzare con gli operai che non hanno alcuna certezza per il futuro. Erano presenti anche i consiglieri comunali Enzo Cirignotta, Luigi Giuseppe Di Dio e Sara Bonura, oltre che i rappresentanti sindacali. Nella lettera inviata al Prefetto di Caltanissetta, è stato chiesto di convocare l’ufficio provinciale del Lavoro e l’Ispettorato provinciale del Lavoro che conoscono le peculiarità delle aziende e dei lavoratori coinvolti. “Vogliamo attuare una azione forte ed incisiva – ha concluso la Ascia – nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro affinchè vengano attivate misure straordinarie nei confronti dell’Area di Crisi di Gela. Se non ci saranno riscontri attiveremo forme di protesta anche eclatanti”. Ed In considerazione della drammatica situazione sociale che sta attraversando la città di Gela con il rischio di gravi problemi di ordine pubblico, appare urgente la convocazione di un tavolo di confronto con i vertici dell’Eni”. Lo dice il parlamentare regionale del Partito Democratico, il gelese Giuseppe Arancio. “ Ho inviato una lettera al prefetto di Caltanissetta – spiega Arancio – affinché convochi le parti per dare esecuzione all’accordo siglato a novembre del 2014 che prevedeva la riconversione dello stabilimento. In breve tempo potrebbe essere avviata la prima parte del programma, che prevede la bonifica del sito industriale, – conclude - al fine di assicurare occupazione e dare risposte ai lavoratori”.

Giuseppe D'Onchia

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