Ed esprime «dolore e vergogna» per una vicenda che ha toccato alcuni membri dell’episcopato locale, tra cui il vescovo di Osorno Juan Barros Madrid, accusati di aver coperto gli abusi di monsignor Fernando Karadima, che era stato loro padre spirituale. Lo scrive in una lettera, datata 8 aprile, diffusa ieri sera dalla Sala Stampa vaticana e dai vescovi cileni che in questi giorni sono riuniti a Santiago per la 115ª assemblea plenaria. La missiva arriva dopo che il Pontefice ha letto il report di 2300 pagine consegnato il 20 marzo dall’arcivescovo Charles J. Scicluna, da lui inviato a febbraio Oltreoceano per far luce sul caso. Le testimonianze raccolte da 64 persone in Cile e New York, scrive il Pontefice mostrano «molte vite crocifisse e confesso che questo mi causa dolore e vergogna». Francesco parla della necessità di «ristabilire la fiducia nella Chiesa, fiducia rotta dai nostri errori e peccati, per sanare alcune ferite che non smettono di sanguinare» nella società cilena. avvenire.it