Con lui sono indagati anche gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello e l’ex presidente dell’Irsap (l’ente regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Mariagrazia Brandara. Secondo i pm della Procura di Caltanissetta “l’associazione a delinquere” si fondava su un patto di scambio. Crocetta avrebbe nominato gli assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, vicine a Montante, che avrebbero assicurato finanziamenti alle iniziative del presidente di Sicindustria. Quest’ultimo avrebbe ricambiato finanziando la campagna elettorale 2012 del Megafono. Tra i nuovi indagati anche il successore di Montante, l’attuale presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro. Un avviso di garanzia, per concorso in corruzione, è stato notificato poi al vice questore aggiunto Vincenzo Savastano, in servizio all’ufficio della polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino. Per favoreggiamento sono invece indagate due strette collaboratrici di Montante, Carmela Giardina e Rosetta Cangelosi. Secondo gli inquirenti avrebbero aiutato l’imprenditore a distruggere alcuni documenti del suo archivio segreto, custoditi dentro una ventina di pen-drive, poi nascoste in uno zaino lanciato dal balcone poco prima dell’arresto. Indagati per associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, finanziamento illecito ai partiti Antonello Montante, Carmelo Turco, Rosario Amarù, Totò Navarra e lo stesso Giuseppe Catanzaro. Gli imprenditori Turco e Amarù sono tra quelli che avrebbero finanziato la campagna elettorale di Crocetta del 2012, allora alla guida del Megafono, ottenendo poi appalti nell’indotto della raffineria Eni.