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Continua la protesta dei lavoratori della Turco Costruzioni

06 Marzo 2018
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Gela 06 Marzo 2018 - La protesta nata per la mancanza di stipendi e del Durc da parte della Turco Costruzioni sta assumendo toni che rischiano di bloccare il lavoro a centinaia di operai che da giorni non lavorano.

In questo clima, così complesso, il sindacato continua ad essere presente per e tra i lavoratori e nel contempo ha insistito con Eni e Confindustria affinché le ditte che hanno appalti e sub appalti prendano in considerazione le mansioni svolte dai 36 per una immediata collocazione. È quanto dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e i segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil. Le sigle sindacali sottolineano che ultimamente è stata fatta un’ulteriore verifica di quanto accade, assieme al Prefetto che è attivo nel dirimere le vertenze e trovare soluzioni. Molte imprese hanno dato disponibilità alle assunzioni. Noi – dicono i sindacalisti - siamo andati oltre chiedendo ad Eni una immediata verifica dei pensionati che lavorano per conto di molte imprese perché anche ciò è grave e va a danno dei lavoratori disoccupati di Gela compresi tanti tecnici da anni senza lavoro. Cgil, Cisl e Uil invitano le Istituzioni ad evitare inutili fughe in avanti, ad esercitare il ruolo di controllo autorizzativo che dipende dallo stesso ente, a fare ciò che può e deve fare per ristabilire un clima di serenità in città.

 

Le sigle sindacali si pongono anche degli interrogativi. Ci voleva la riunione di ieri indetta dalla Presidenza del Consiglio Comunale per dire e fare cosa? I deputati non erano consapevoli dello stato della vertenza e dei ritardi da noi denunciati per mesi in merito all'accordo di programma? Non si sa che l'Eni ha programmato 32 milioni di opere di compensazioni e che proprio il Comune è in ritardo sulle idee progettuali? Noi continueremo a sforzarci al fine di trovare soluzioni sapendo che una vertenza inizia, si evolve e finisce e consapevoli che il sindacato non ha il potere di fare delibere e di produrre leggi e neppure di stanziare fondi. Questi poteri la legge li conferisce ai politici, gli stessi che non dovrebbero perdere tempo in inutili riunioni ed in comunicati che dicono l'opposto di ciò che a Gela sta accadendo. È evidente a tutti che le polemiche vanno evitate e per far ciò il territorio ha la necessità di una coesione intelligente e priva di deleteri protagonismi. Stare vicino al mondo del lavoro significa questo e nient'altro.

Giuseppe D'Onchia

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