Rete idrica e fognaria di Manfria. Soddisfazioni, perplessità, o sprechi?
Se da un lato c’è tanta soddisfazione per il risultato ottenuto in merito alla consegna dei lavori della rete idrica di Manfria, manifestata da parte della pubblica amministrazione, dei vertici di Ati e Caltaqua e di cittadini residenti e non, già annunciata nel corso di una conferenza stampa avvenuta lo scorso novembre, dall’altro invece c’è una società la Divina Acquedotti che esprime rammarico e perplessità, sostenendo che la rete idrica a Manfria è già esistente da qualche anno; “sembra si stia dando l’impressione di uno spreco di denaro costruirne una parallela con fondi pubblici, creando certamente notevoli danni economici alla mia azienda”.
Esordisce così Desiree Vasta, Amministratore Legale della Divina Acquedotti, ente costruttore e gestore della rete idrica esistente di Manfria, in una nota inviata alla stampa: “Manfria è una frazione balneare di Gela che da anni reclamava la mancanza della rete idrica, tanto che c’era una polemica in corso con il Comune di Gela e la società che gestiva la distribuzione idrica, Caltaqua. Nel 2014 furono proprio i residenti di detta frazione a riunirsi come consorzio di utilizzatori e incaricare quindi la Divina Acquedotti di costruire e gestire una nuova rete idrica, con durata trennennale. Un acquedotto autorizzato dal Comune, dalla Sovraintendenza, dalla società Caltaqua e dalla Provincia. Quindi di certo c’è, che: la rete idrica a Manfria esiste!… Dal 14 luglio 2015”.
Per tali ragioni, ma anche per far luce sulla rete fognaria di Manfria e il sistema di sollevamento e collettore del depuratore di Macchitella, conclusa con l’approvazione dei progetti esecutivi in conferenza di servizi, la Divina Acquedotti ha inviato una comunicazione via pec al SINDACO DI GELA, a CALTACQUA SPA, all’ATO IDRICO CL6 ed al CONSORZIO PIANA MARINA invitandoli a convocare d’urgenza un Tavolo tecnico fra tutte le parti coinvolte.
Riportiamo di seguito i punti contenenti le considerazioni del comunicato:
- La rete idrica è stata realizzata da Divina Acquedotti S.r.l., con mezzi e risorse proprie, in esecuzione di una “convenzione per la costruzione e gestione della rete di distribuzione di acqua potabile”, stipulata con il CONSORZIO PIANA MARINA, a cui fu rilasciata dal Comune di Gela apposita autorizzazione in ottemperanza alle decisioni conseguenti ad un Tavolo Tecnico tenutosi presso il Comune di Gela il 16 marzo 2016, tra il SINDACO DI GELA, CALTACQUA SPA, ATO IDRICO CL6 e il CONSORZIO PIANA MARINA.
- All’esito di detto Tavolo tecnico fu stabilito che, ultimati i lavori di costruzione della rete idrica affidati dal CONSORZIO PIANA MARINA alla DIVINA ACQUEDOTTI SRL (oggi DIVINA SERVICE SRLS), CALTAQUA SPA avrebbe fornito l’acqua in Contrada Piana Marina – Manfria a prezzo fisso, e unitamente all’ATO IDRICO CL6 avrebbero stralciato <<.. dal progetto di accordo quadro (che prevede la realizzazione della rete idrica e fognaria), la sola rete idrica, .. per portare avanti il progetto della rete fognaria..>>; il COMUNE DI GELA, dal suo canto, si sarebbe fatto parte attiva per indire un successivo Tavolo Tecnico con l’Assessorato Regionale di competenza e con tutti gli Enti competenti a rilasciare le autorizzazioni riguardanti le opere per la realizzazione della rete idrica integrata;
- Nel rispetto degli accordi presi, il CONSORZIO PIANA MARINA, e per esso la DIVINA ACQUEDOTTI SRL (oggi DIVINA SERVICE SRLS), ha realizzato la rete idrica, ma CALTACQUA SPA e I’ATO IDRICO CL6 non hanno stralciato dal progetto di accordo quadro la rete idrica né hanno portato avanti il progetto della rete fognaria;
- In questi giorni è giunta voce alle scriventi società che CALTACQUA SPA, I’ATO IDRICO CL6 e il COMUNE DI GELA, stiano portando avanti, con fondi pubblici, proprio quel progetto di accordo quadro che si erano impegnati a stralciare, pianificando la realizzazione di una rete idrica nel medesimo territorio,
- Evidentemente è stata trascurata la circostanza di fatto che la convenzione in essere tra il CONSORZIO PIANA MARINA e la DIVINA ACQUEDOTTI SRL (oggi DIVINA SERVICE SRLS) riconosce a quest’ultima, in cambio del notevole impegno economico sostenuto per la realizzazione della rete, il diritto trentennale esclusivo alla gestione della rete idrica e dei futuri ampliamenti anche nei territori limitrofi (art 1.2) e il diritto di mantenere sopra e sotto il suolo pubblico tutte le opere canalizzate necessarie per il servizio e quelle che saranno eventualmente realizzate successivamente in ampliamento del servizio (art. 4.6);
- La realizzazione di una rete idrica parallela nel medesimo territorio costituirebbe una grave violazione degli accordi presi e lederebbe i diritti della Divina Acquedotti S.r.l e della Divina Service S.r.l.s, soprattutto quelli di natura economica, giacché verrebbe intaccata la tariffa che questa oggi applica in qualità di Gestore agli utenti del consorzio e che è stata determinata (art 8. 3) tenendo conto proprio dei costi di realizzazione della rete e degli impianti diviso il numero di anni di validità della convenzione (30), oltre ai costi di gestione, al costo dell’acquisto a metro cubo dell’acqua, alle spese e all’utile del gestore
- La DIVINA SERVICE SRLS, evidentemente, vanta un legittimo interesse a che la Pubblica Amministrazione non leda i propri diritti e, a maggior ragione, non sperperi denaro pubblico nella duplicazione di una rete idrica già esistente e perfettamente funzionante.
- In data 27 dicembre 2021, presso l’Ufficio del Sindaco di Gela, si è tenuto un incontro, anche alla presenza del Direttore dell’ATO idrico CL6 – oggi ATI CL6 -, Arch. Collura, nel quale si rappresentavano le problematiche insorte tra DIVINA SERVICE SRLS, CALTAQUA S.P.A. e ATI CL6, nella gestione della rete idrica, realizzata nel 2016 per conto del CONSORZIO PIANA MARINA in Contrada Piana Marina – Manfria, in territorio del Comune di Gela;
- In seguito all’incontro di cui sopra la DIVINA SERVICE SRLS aveva avuto rassicurazioni che sarebbe stata trovata una rapida soluzione al fine di scongiurare l’instaurarsi di lunghi e costosi contenziosi e che, a tal fine, avrebbe ricevuto, entro il 15 gennaio 2022., una convocazione per la partecipazione a un tavolo tecnico con CALTAQUA SPA e ATO IDRICO CL6: a fronte di tale impegno la Divina NON ha ricevuto alcuna convocazione.
L’invito della Divina Acquedotti è quello di incontrarsi e cercare di trovare delle soluzioni che evitino di danneggiare l’operato delle parti coinvolte, come descritto nella comunicazione: “Con la presente si sollecita l’apertura di un TAVOLO TECNICO, con la partecipazione di tutte le parti in indirizzo, per poter intraprendere un percorso conciliativo condiviso. A tal fine si chiede al COMUNE DI GELA di attivarsi senza indugio – entro e non oltre il termine di 15 gg dal ricevimento della presente – convocando le parti in indirizzo entro il 30 gennaio 2023”.
La speranza è sempre quella che si trovino sempre delle soluzioni che possano garantire l’operato futuro, in questo specifico caso la situazione è abbastanza complessa; l’equilibrio e la ragionevolezza dovranno essere i punti cardini per intraprendere percorsi condivisi, altrimenti il rischio potrebbe abbattersi, come spesso capita, sulle spalle dei cittadini.