Napoli, in 50 mila per chiedere la pace

A Napoli è il giorno della grande manifestazione per la pace organizzata dalla Regione Campania e fortemente voluta dal governatore Vincenzo De Luca per invocare un immediato cessate il fuoco.

Migliaia gli studenti giunti in piazza del Plebiscito con tante bandiere della pace che sventolano insieme ai gonfaloni di numerosi Comuni della Campania.

Sul palco la presentatrice Veronica Maja ha definito “la città di Napoli e la Regione Campania ambasciatrici della pace”, quindi la lettura di una lettera che la senatrice a vita Liliana Segre ha inviato ieri a De Luca.

LA LETTERA DI LILIANA SEGRE

“La pace – questo un passaggio della lettera – va certo perseguita. Occorre fermare le morti e le distruzioni, non vogliamo più vedere città bombardate, persone che fuggono a migliaia, infrastrutture, raccolti, centrali nucleari ed elettriche distrutte o messe a serio rischio.

Anche quello del ricorso ad armi nucleari tattiche da parte della Russia è un incubo che la comunità internazionale deve cercare di scongiurare in ogni modo”.

Segre prosegue: “Per questo occorre puntare ad un cessate il fuoco e all’inizio di veri e seri colloqui di pace. Condivido la proposta, alla base della vostra iniziativa, per una conferenza di pace sotto egida Onu e che coinvolga, con l’Europa, anche gli Usa e la Cina.

Deve trattarsi però di una pace giusta. Che rispetti il diritto dell’Ucraina all’integrità e alla dignità nazionale e garantisca a tutta l’Europa orientale un futuro assetto di pace e di convivenza fra diversi”.

DE LUCA: “SIAMO IN 50MILA”

“Saremo in 50mila in questa piazza, è per questi ragazzi che dobbiamo arrivare al cessate il fuoco, che dobbiamo svegliare l’Italia e l’Europa dal sonno della ragione”.

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca interviene così prima che sul palco allestito in piazza del Plebiscito, a Napoli, si dia il via alla manifestazione per la pace organizzata dall’ente di palazzo Santa Lucia.

I COLLETTIVI STUDENTESCHI: “DE LUCA IPOCRITA”

“Ci sembra particolarmente ipocrita la postura del governatore e del Partito democratico in generale: da febbraio ad oggi non hanno fatto altro che parlare di armi, bollando come putiniano chi poneva quella diplomatica come unica soluzione possibile del conflitto in corso, come mai adesso questi signori scalpitano parlando di pace? “.

Così in una nota un gruppo di studenti dei collettivi di diverse scuole napoletane che in piazza a Napoli hanno contestato la manifestazione per la pace organizzata dalla Regione Campania.

“Il Partito democratico nella fattispecie in questi mesi non ha fatto altro che ribadire che era necessario solo ed unicamente inviare armi, come mai adesso spinge per risoluzione pacifica del conflitto?

Ci pare un po’ opportunistico, forse si tratta di una tattica alquanto goffa per recuperare il disastro elettorale dello scorso settembre “, proseguono gli studenti.

Poi un passaggio sull’alternanza scuola-lavoro. “Anziché fingersi pacifista per recuperare un paio di punti percentuale, il Partito democratico farebbe bene a chiedere scusa per un’altra guerra che si consuma in casa nostra, quella dell’alternanza scuola lavoro che in nove mesi ha ucciso tre nostri giovani fratelli”, concludono i ragazzi.

fonte https://www.dire.it