Siulm chiede misure economiche per il personale militare nel nuovo contratto
Ancora riecheggiano le parole di Lodi per il personale militare e delle forze di polizia per l’impegno profuso in occasione della gestione della crisi pandemica da COVID 19.
Peccato però che una volta che l’emergenza stia scemando ci si dimentichi facilmente di chi ha operato con sacrificio per la sicurezza dei cittadini italiani (RICORDIAMO ANCHE I NOSTRI MEDICI E INFERMIERI IN FERMA PREFISSATA CHE ANDRANNO A CASA TRA 44 GIORNI).
Evidenziamo che solo negli ultimi giorni del 2021 i sindacati e la rappresentanza militare hanno raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto del triennio 2019-2021, per il comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso pubblico.
Tutti esultarono per il raggiungimento di un diritto da tempo dimenticato, anche se sui risultati ottenuti il SIULM avrebbe voluto dire qualcosa. Aspettavamo delle procedure rapide per il pagamento ma, come noto, l’esame da parte della Ragioneria di Stato ha richiesto molto tempo.
Dopo questa attesa, il 7 aprile con la luce verde del Consiglio dei ministri, tutti credevano che i tanti agognati aumenti e arretrati fossero ormai imminenti.
Invece il Presidente della Repubblica ha firmato il 24 aprile e ora in questa corsa a ostacoli manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Adesso qualcuno paventa che il sistema NOIPA richieda due mesi per il suddetto pagamento e quindi il tutto slitterebbe in busta paga a Luglio.
Ma i nostri addetti ai lavori sanno bene che basterebbe la pubblicazione in Gazzetta la prossima settimana e con “emissione urgente” si potrebbero inserire gli importi nella finestra temporale 18-25 maggio del sistema e procedere al pagamento con il cedolino di giugno.