Calolziocorte, a servizio di quattro province lombarde il Cras della lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente

Lecco, Como, Bergamo, Monza e Brianza: ecco il bacino d’utenza del Centro di recupero animali selvatici “Stella del Nord” di Calolziocorte, il primo aperto dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, autorizzato dalla Regione Lombardia, per ospitare gli animali selvatici in difficoltà.

Oggi l’inaugurazione del corso per i volontari che presteranno la loro opera nel Centro, presenti le autorità: il  comandante del gruppo Carabinieri forestali di Como e Lecco e quello delle guardie provinciali di Monza e Brianza, il sindaco Marco Ghezzi e il capogruppo di FI in Regione Gianluca Comazzi, il rappresentante dell’Ats Brianza hanno potuto visitare la struttura, accompagnati dalla presidente dell’associazione, on. Michela Vittoria Brambilla.

Per un totale di 65 mila metri quadrati, il CRAS comprende spazi specifici per il primo soccorso, l’accoglienza, la degenza e il reinserimento in natura dei piccoli mammiferi e degli ungulati, voliere e tunnel di volo lunghi oltre 20 metri per gli uccelli.

Il tutto con uno staff veterinario di prim’ordine e volontari adeguatamente formati e preparati ad accogliere animali di habitat diversi, montani, lacustri e boschivi.

“Questo CRAS, il primo di tanti altri che intendiamo aprire – spiega l’on. Brambilla – è il simbolo della battaglia che LEIDAA conduce a favore di quelli che definisco “gli animali di nessuno”, quelli dei boschi e delle campagne. Sarebbe forse più giusto definirli “animali di tutti”, ma certo è che la sensibilità nei loro confronti è molto inferiore a quella per gli animali d’affezione.

Ricchezza di specie e habitat sono accompagnati in Italia da elevata densità di popolazione, forte antropizzazione e da un consumo di suolo sempre crescente.

E purtroppo, quando l’uomo si scontra con l’animale selvatico, è l’animale che ha sempre la peggio. A maggior ragione oggi – prosegue la presidente di LEIDAA – dopo aver lottato per tre legislature e quindi aver ottenuto l’inserimento in Costituzione della tutela di tutti gli animali, ci collochiamo in prima linea a difesa degli “animali di nessuno”, li accogliamo tutti senza distinzione di specie o di pregio naturalistico, senza orari, per curarli e restituirli al loro ambiente naturale, a servizio di ben quattro Province lombarde”.

Generale l’apprezzamento riservato dalle autorità all’organizzazione e all’attività del Centro. Il capogruppo Comazzi parla di “un vero e proprio paradiso, con le persone e le professionalità migliori per difendere i nostri animali.

Per la Regione si tratta di una struttura strategica: di grandi dimensioni, all’avanguardia, e dedicata a un bacino di quattro Province”. Il sindaco Ghezzi condivide l’esigenza di  “far crescere la sensibilità per gli animali selvatici”, sottolinea “l’importanza per la collettività di questo fiore all’occhiello che svolge un servizio pubblico, convintamente sostenuto dalla nostra amministrazione, e offre un polmone verde al territorio” e conclude: “Chi ha promosso questa iniziativa ha visto giusto e guarda lontano”.

Il colonnello Carlo Chiavacci, comandante del gruppo Carabinieri forestali di Como e Lecco, ricorda che “non è facile” gestire la fauna selvatica in difficoltà, “soprattutto quando i ritrovamenti o gli incidenti si verificano nel fine settimana: l’apertura di un Centro come questo, attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, è estremamente utile per il nostro territorio”.

Fabio Zanardo, comandante della polizia provinciale di Monza e Brianza, racconta di aver visitato vari CRAS “ma quello della LEIDAA mi ha colpito più di tutti e lo trovo per molti aspetti superiore.

Perciò sono particolarmente lieto che la nostra Provincia abbia firmato proprio questa settimana la convenzione per conferire qui la fauna selvatica in difficoltà”. Il dottor Gianluigi Valsecchi esprime “tutta l’attenzione” dell’Ats Brianza per una struttura d’eccellenza di cui vi era assoluta necessità.

Se trovano animali in difficoltà, i cittadini devono innanzitutto contattare le forze dell’ordine competenti per territorio, in alternativa direttamente il CRAS “Stella del Nord”.