Unità Siciliana – LE API di CL: il presidio Raimondi come “Ospedale HUB Covid-19”

In una nota il gruppo Unità Siciliana – LE API – CALTANISSETTA, a firma dei rappresentanti Salvatore Giunta, Anna Stella, Giancarlo Palmeri, Giovanni Di Trapani, Liborio Pirrello si rivolgono al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci chiedendo di utilizzare il presidio ospedaliero di San Cataldo, Maddalena Raimondi in quanto efficiente e soprattutto si trova ad una distanza ottimale dal centro urbano.

Questo il contenuto del comunicato:

“Il Ministero della Sanità ha già programmato l’apertura sul territorio nazionale di “Ospedali Covid-19” per affrontare la fase due della pandemia.

Qual è il domani nella sfida sanitaria per debellare il Covid-19?

“Rafforzare il più possibile i servizi sanitari territoriali, domiciliari e di prossimità, bisogna tempestivamente identificare i casi positivi e isolarli – afferma il ministro Speranza – nei prossimi giorni, nelle prossime settimane bisogna superare l’ospedale misto e puntare sull’ospedale specializzato esclusivamente sul covid-19 con personale che sia abituato a lottare contro questo tipo di virus”.

Ritorniamo ad indicare al Presidente della Regione Musumeci e alla dirigenza dell’ASP 2 di Caltanissetta il presidio Raimondi come centro di raccolta dei pazienti covid-19 positivi e bisognosi di cure in regime di ricovero ospedaliero.

La struttura del Raimondi, a nostro avviso, ha i requisiti soprattutto perché isolato e distante dal Sant’Elia, dotato dei servizi di supporto indispensabili e perché situato in un’area baricentrica per servire nel centro Sicilia tre province: Caltanissetta – Enna – Agrigento.

La struttura ospedaliera è dotata peraltro di un complesso operatorio chirurgico moderno e ben funzionante e dunque attivabile anche in caso di calamità che ne prevedono l’utilizzo, nonchè di un reparto di radiologia e di un impianto per ossigenoterapia e del vuoto centralizzato funzionanti.

La struttura già operativa con altre funzioni, pertanto, può essere attivata in funzione di “Ospedale HUB Covid-19”  in tempi brevi ed a costi contenuti.

Si può inoltre prevedere che la struttura del Raimondi possa rimanere, passata la pandemia covid-19, come presidio multifunzionale per affrontare le emergenze che si possono presentare in futuro ma anche per utilizzarlo quale struttura di supporto alla medicina del territorio o satellite alla medicina ospedaliera del Sant’Elia (day surgery – chirurgia ambulatoriale – chirurgia a ciclo diurno – ambulatori territoriali, ecc).

Sarebbe auspicabile altresì che la Regione Siciliana istituisse una “task force sanitaria” formata soprattutto da volontari di formazione sanitaria specialistica (Riservisti della Sanità), economicamente sostenibile, formata e continuamente aggiornata nei vari settori di intervento di emergenza sanitaria e collegata alla protezione Civile Nazionale e Territoriale, capace di affrontare adeguatamente le problematiche dell’emergenza.

L’esperienza maturata con l’emergenza covid-19 deve far prendere coscienza all’Italia, paese tra i più avanzati in sanità pubblica nel panorama planetario, della necessità ed improcrastinabilità di attivare procedure di sanità delle emergenze con programmi preordinati che sappiano affrontare, con prevedibile sistematicità, ogni tipo di emergenza che in futuro possa interessare il nostro paese”.