La situazione nelle carceri per il coronavirus è drammatica

Il segretario generale di SPP, Sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo mette in mostra diverse difficoltà, attraverso un comunicato stampa, che stanno dovendo affrontare i carceri in Italia a causa del contaggio del covid-19.

“I detenuti contagiati iniziano ad essere un numero cospicuo con il rischio
concreto che l’epidemia dilaghi fra la popolazione detenuta con conseguenze difficili da immaginare (una ecatombe), mentre i poliziotti contagiati superano i 200 senza avere a disposizione presidi di sicurezza individuali, turni di servizio anche di venti ore, centinaio di colleghi che dormono nelle caserme o addirittura in auto per evitare di tornare a casa per non esporre a rischio i propri familiari.

Come detto la propagazione del virus nelle carceri dal punto di vista sanitario sarebbe di difficile gestione. Oggi però si aggiunge anche il problema della sicurezza. Chi nelle passate devastazioni, che hanno provocato 14 morti, ha fomentato i detenuti più deboli alle rivolte, oggi sta creando e strumentalizzando le ansie delle famiglie dei detenuti che vivono con angoscia queste ore in cui vengono dipinte le carceri come veri e propri lazzaretti.

Non da meno è l’attenzione che va posta sugli anarchici che fomentano contro i poliziotti penitenziari e il sistema carcerario invitando “a bruciare le carceri”, questa è la miscela che potrebbe nuovamente far esplodere rivolte questa volta anche con l’appoggio esterno degli anarchici e dei familiari dei detenuti”.

Il segretario Aldo Di Giacomo inoltra lancia un appello a tutte le emittenti televisive, radiofoniche e media in generale: “prego, pertanto, gentilmente di voler dare spazio alle nostre considerazioni invitandoci a partecipare alle vostre trasmissioni per approfondire l’argomento”.