A volere “Una via per Paolo” è stato il Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” presieduto da Andrea Cassisi che già tre anni fa lo ha chiesto ed ottenuto dall’ex amministrazione Angelo Fasulo. “Finalmente questa via ha un nome - dice Zuppardo -. Chiunque attraverserà questo viale si ricorderà di quest’uomo passionario che, vissuto negli anni ’50 e fino al decennio successivo, ha attraversato le alterne fortune della città”. Alla cerimonia di scopertura della segnaletica stradale che riporta il nome di Paolo La Rosa hanno presenziato i rappresentanti della politica di allora, gli amici del sindacato, cittadini e le figlie di Paolo, Eva e Valeria che hanno ricordato il padre con parole d’affetto. “Papà – hanno detto – era un passionario. Ci ha trasmesso valori buoni, insegnandoci a stare sempre dalla parte degli ultimi. Siamo grati alla città che lo commemora con questa via e di fatto, entra, nella storia di ogni giorno, che ci appartiene e ci spinge ad interrogarci sulle vicende che furono”