Nel dettaglio hanno votato 13.843 uomini e 13.197 donne. Dieci punti percentuali in meno rispetto alle ultime elezioni regionali del 2012, che avevano visto la vittoria dell’esponente del centro sinistra, Rosario Crocetta. Si è votato in 71 sezioni, distribuite in 9 plessi scolastici, tra cui due speciali: ospedale Vittorio Emanuele e carcere di contrada Balate. In provincia di Caltanissetta, dei 276,371 elettori hanno manifestato la propria preferenza in 110,881, cioè a dire il 39,83%. Alle scorse regionali, il dato era del 41,35%. Non c’è stata dunque nessuna corsa alle urne per le regionali in Sicilia. Come nel 2012, oltre un cittadino su due ha scelto di non votare e quindi di non partecipare alla scelta democratica dei propri rappresentanti nella nuova assemblea regionale. Il dato definitivo dell'affluenza si attesta 46,76%, in leggera flessione rispetto a cinque anni fa (-0,65%). In totale, secondo il dato definitivo, hanno votato 2.179.474 elettori su 4.661.111 aventi diritto, mentre cinque anni fa avevano votato 2.203.165 persone. Solo in tre province su nove la percentuale è più alta rispetto al 2012: a Messina ha votato il 51,69% , a Catania il 51,58% e a Palermo il 46,4%. Nel resto dell'isola l'affluenza è stata inferiore: Siracusa 47,55%, Ragusa 47,48% , Trapani 45,43% , Caltanissetta, come dicevamo, 39,83% Agrigento 39,6% ed Enna 37,68% . Catania e Messina quindi sono le province dove ha votato oltre la metà dell'elettorato, in particolare la provincia etnea è quella in cui è più forte la base elettorale del candidato di centrodestra Nello Musumeci, mentre a Caltanissetta, città d'origine di Giancarlo Cancelleri (M5s), si è registrata una flessione di quasi 2 punti. Per la prima volta sono 70 i componenti dell'Ars che verranno eletti, dopo che la legge costituzionale 3 del 2013 ne ha stabilito la riduzione dai 90 originari.