Cordoni di collegamento sono stati creati dai militari turchi a nord, est e ovest, mentre gli uomini della Croce rossa turca (Kizilay) stanno superando il confine per preparare delle tende che accoglieranno i profughi in fuga verso il confine turco dell’Hatay. Al momento l’esercito ha comunicato che 104 F16 turchi hanno preso parte a bombardamenti che hanno distrutto 153 tra postazioni, rifugi e depositi di armi Ypg. Tra le postazioni distrutte anche le due da cui ieri sono partiti 11 razzi che hanno colpito la città turca di Reyhanli uccidendo un siriano e ferendo decine di persone. Sul fronte opposto le milizie curde dell’Ypg avrebbero respinto le forze dell’esercito turco e i ribelli siriani filo-Ankara da due villaggi, che erano stati presi nelle prime ore dell’operazione militare. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo fonti locali, i combattimenti si sono svolti principalmente a nord-ovest di Afrin. Continua su corriere.it