Già l’anno scorso, il popolo niscemese aveva detto si, attraverso un referendum confermativo. Ora tocca alla parte politica. Il comitato per lo sviluppo dell’area gelese Unione di Associazioni, in una nota, sottolinea che c’è qualche politico locale (una minoranza) che preferisce andare controcorrente e l’auspicio è che sarebbe opportuno mostrarsi uniti e votare all’unanimità. Dicendo si a Catania – dice il portavoce Filippo Franzone – significa uscire dall’influenza della Sicilia Occidentale (Palermo) e dunque tutto questo permetterà fin da subito l’ingresso nel distretto del Sud-Est, riconosciuto dalla Presidenza della Repubblica, attrattore di fondi e finanziamenti straordinari, propulsore economico dell’intera Sicilia. Proprio ieri, a Niscemi, il comitato Gelensis Populus ha continuato il volantinaggio al mercato settimanale. "Tutte le persone che abbiamo incontrato – hanno detto i componenti del comitato - sono convinte del passaggio con Catania”. Con Gelensis Populus erano presenti i componenti della Consulta Civica niscemese, di recente costituzione, i quali da qualche settimana raccolgono firme per sollecitare la politica alla risoluzione di questa scottante situazione. L'attività del comitato Gelensis Populus proseguirà anche nei prossimi giorni. E martedì sarà il giorno clou. Si deciderà sul futuro della cittadina.