Il SINALP: “Finalmente si vota. Il popolo torna a decidere il suo destino”

Giorno 25 settembre gli italiani andranno al voto per eleggere una nuova classe politica che avrà il difficilissimo compito di far risollevare questo strano paese.

I nostri politici si riempiono la bocca di parole come democrazia, centralità del Parlamento, diritto del popolo, ma ormai dagli anni novanta del secolo scorso, ogni occasione è buona per la “casta” di imporci il “messia” o “salvatore della patria” o il “Migliore” senza passare dal voto.

Ogni volta che il fallimento del Governo di turno, che ci è stato imposto dall’alto è evidente e non più scusabile, e qualcuno chiede di dare la parola al popolo passando dalle urne elettorali, si grida all’irresponsabile poiché così facendo si interromperebbe il lungo e difficile progresso di riforme necessarie a salvare la Nazione che però nel frattempo sta affondando.

In tutte le Nazioni che si definiscono, e lo sono, democratiche si vota, e si vota ogni qualvolta si crea una crisi o uno stallo nella gestione della Nazione o alla naturale scadenza della legislatura.

In Italia di questo passo rischiamo che “per il bene del paese e del suo popolo” non voteremo nemmeno alla naturale scadenza della legislatura, chiaramente sempre per il bene del popolo che sta subendo l’ennesima crisi mondiale che può causare una ulteriore catastrofe nel caso si debba andare alle urne.

Anche questa volta parecchi giornali nazionali, dopo il passo in dietro di quel che rimane dell’M5S nell’appoggio al Governo Draghi, hanno gridato e sbandierato alla irresponsabilità di chi ha causato la crisi coinvolgendo in questo virulento attacco, oltre all’M5S anche la Lega e Fratelli d’Italia, ed in second’ordine Forza Italia.

Il quotidiano La Repubblica in prima pagina a caratteri cubitali scrive “L’Italia Tradita”, la Stampa “Vergogna”, il Resto del Carlino “L’ora più Buia”, il Fatto Quotidiano “sono sempre i migliori quelli che se ne vanno”, il Domani “La sconfitta di Draghi è la vittoria della Destra”, e via di queste amenità che dipingono il momento più democratico e civile di una Nazione che si dichiara tale, come l’apocalisse, come l’avvento dell’oscurantismo sociale e civile, come la fine di ogni diritto costituzionalmente sancito.

Noi riteniamo invece che andare alle urne, rinnovare il Parlamento, il Governo, e scegliere il prossimo Primo Ministro, senza subire l’onta, questa si veramente antidemocratica, di farcelo imporre non si sa da chi, è il momento più alto di ogni democrazia.

Oggi abbiamo l’opportunità, dopo innumerevoli Governi c.d. Tecnici imposti al popolo, di riprenderci le redini del nostro futuro scegliendo noi del popolo chi dovrà rappresentarci in Europa e nel Mondo.

Ci auguriamo che la maledetta guerra Russo/Ucraina serva da lezione e ci faccia capire che l’uomo forte, il migliore, e via di queste amenità, non rappresenta mai il popolo e non farà mai l’interesse del popolo, ma solo quello di chi l’ha voluto al potere, imponendoci una globalizzazione economica e politica che sta piano piano distruggendo le fondamenta delle nostre Nazioni.