Turismo: il dopo covid-19

“Si fa fatica a pensare una ripartenza dal mercato italiano ma bisogna incominciare ad immaginare una ripartenza. Ora bisogna andare oltre l’ambito territoriale avere un coordinamento nazionale e fare rete con le associazioni di categoria ma anche a livello nazionale. Nella prima fase di partenza bisognerà raccontare soprattutto cosa facciamo sui territori per renderli sicuri sia dal punto di vista sanitario, – ha dichiarato Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana. – Dovremo comunicare cosa stiamo facendo per ospitare ed accogliere in sicurezza i nostri ospiti e trasmettere fiducia.

L’albergo riprenderà – continua il Presidente del Distretto Turistico – un ruolo centrale nelle destinazioni turistiche. Questa situazione di crisi ha anche aspetti di opportunità. Stiamo vedendo i canali di Venezia puliti il Sarno pulito e dunque potremmo trovare il sistema affinché questa qualità del territorio possa essere costante. Possiamo ora mettere mano ad alcune criticità come la sicurezza idrogeologica del territorio e la necessità di avere un turismo sostenibile”.

“Il territorio rappresenta per l’Italia un tessuto sociale incredibile. Ci sono luoghi in Italia dove il turismo è parte dell’intero tessuto sociale e non possiamo minimamente di correre il rischio di perderlo. La valenza sociale è davvero elevata. Dobbiamo profondere tutto lo sforzo a tutela di questo settore, – ha dichiarato Barbara Casillo, Direttore Generale di Confindustria Alberghi Nazionale. – In questo momento l’immagine dell’Italia all’estero ne sta uscendo rafforzata perché i Paesi stanno apprezzando il fatto che pur sotto pressione il Sistema Sanitario Nazionale sta reggendo e questa immagine positiva dell’Italia è ben descritta dalla Stampa Internazionale che sta valorizzando molto il tessuto sociale del nostro Paese.

I nostri valori saldi stanno emergendo. Ora bisogna intervenire in modo incisivo – continua Barbara Casillo – e spero che il Decreto annunciato per Aprile vada oltre rispetto al primo Decreto che credo abbia rappresentato un punto di partenza. Oramai ci troviamo con una stagione turistica che rischia di essere azzerata anche perché le Nazioni protagoniste dei nostri mercati di riferimento potrebbero uscire dall’emergenza molto dopo l’Italia. Dobbiamo farci trovare pronti per quanto tutta l’emergenza sarà finita. Confindustria ha preparato una serie di proposte tenendo conto che le imprese non potranno rispondere alle scadenze fiscali per tutto il 2020. Dunque ad esempio si pensi ad una riduzione anche delle imposte comunali”.